338-1938888 o 331-2460501/2/3 o 0172-55294[email protected]

News di Alcologia

Incidenti stradali, pirateria, inaspimento delle pene: riflessioni

cufrad news alcologia incidenti stradali pirateria pene


Il rovescio della medaglia
GLI INCIDENTI mortali
sono calati da un anno all'altro di quasi un quarto (-24%), mentre i sinistri, complessivamente, hanno perso quasi 10  punti in percentuale rispetto all'estate 2010. Cosa è accaduto di tanto miracoloso dall'agosto 2010 ai nostri giorni? Semplicemente è entrato in vigore il nuovo Codice della strada. Nonostante le critiche che gli sono piovute addosso da parte ad esempio del Codacons, che giudica insufficiente il dettato anti alcol e anti droghe e poco più di uno slogan la tanto sbandierata ‘tolleranza zero', gli italiani sembrano diventati più prudenti, rispettosi delle regole, insomma, udite udite, più civili quando si mettono al volante.
Secondo Viabilità Italia, che ha fornito questi dati, è in calo anche il numero delle vittime, che segna un -22,1% e la cosa non può che

essere accolta positivamente. Sulle strade non si scherza e il bastone dà risultati più significativi della carota. Ma ogni medaglia ha il

suo rovescio e va tenuto presente pensando all'introduzione del reato di omicidio stradale.
Non è difficile immaginare quale possa essere l'effetto collaterale del giro di vite da omicidio colposo, aggravato dall'omissione di

soccorso, all'omicidio tout court, nella fattispecie stradale. Aumenteranno i pirati della strada. L'inasprimento delle sanzioni, da un anno

a questa parte, ha già visto crescere i casi di pirateria stradale. C'era da aspettarselo.
I pirati sono aumentati del 39%, le vittime del 44,7% e i feriti del 20,8% (dati Asaps). Un pirata su quattro, tra quelli identificati, non

ha passato l'alcol test e il 17% è risultato positivo al narco test. Oggi si diventa pirati della strada sostanzialmente per un altro motivo,

oltre a quello più diffuso che è la consapevolezza di non superare i test di alcol e droghe.
NEL PAESE con la Rcauto più cara d'Europa, si registra l'aumento esponenziale di contrassegni assicurativi falsificati, di chi si mette alla guida senza la copertura obbligatoria, o scaduta. In caso di incidente questi signori, non pochi lo ribadiamo, soprattutto nel Sud Italia dove si gira ancora tranquillamente in moto senza casco, sono potenziali kamikaze. Se possono scappano in caso di incidente, come scappa chi sa di aver bevuto, assunto droghe. Ben vengano i giri di vite, l'inasprimento delle pene, la consapevolezza che automobile, camion o motocicletta possono essere armi improprie se non vengono utilizzate secondo le regole, ma si faccia qualcosa anche contro i signori delle compagnie assicurative e i loro cartelli se si vogliono meno pirati, perché è inspiegabile una così vistosa sperequazione tra l'Italia e il resto d'Europa.
di Lorenzo Sani


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)