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Infarto: le 5 buone abitudine per ridurre dell'86% il rischio

Infarto: le 5 buone abitudine per ridurre dell'86% il rischio

Infarto: le 5 buone abitudine per ridurre dell’86% il rischio

Un gruppo di ricercatori ha individuato il mix di fattori che se associati possono ridurre il rischio di infarto del 86%

Un gruppo di ricercatori stranieri svedesi ha pubblicato su Journal of the American College of Cardiology, hanno analizzato qualche tipologia di stile di vita maggiormente diffuso ed hanno constatato come alcuni di questi sono fattori di rischio per l’infarto. L’esperimento è stato condotto su 20700 uomini fra i 45 ed i 79 anni che sono stati seguiti per 11 anni. Sono stati monitorati prendendo in considerazione alcuni elementi rilevanti come dieta, consumo di alcolici, fumo, livello di attività fisica e adiposità addominali.

Sicuramente il risultato raggiunto hanno dato risultati non sorprendenti, del resto, chi aveva uno stile di vita sano e scelte più consapevoli e responsabili ha registrato una riduzione del rischio di infarto.

InfartoSoggetti che sono risultati meno a rischio erano gli uomini non fumatori che conducevano una vita sportiva, cio è che almeno 40 minuti al giorno facevano attività fisica (sport o bicicletta o camminata), che consumavano una dieta abbastanza equilibrata fatta soprattutto di frutta verdure legumi, frutta a guscio, latticini a basso contenuto di grassi, cereali integrali e pesce, e avevano una circonferenza vita inferiore ai 95 cm.. “Non sorprende che delle scelte di vita sane portino a una riduzione dell’infarto”, ha commentato l’autrice della ricerca. “Quello che stupisce  è quanto drasticamente cali il rischio grazie a questi fattori”.

Di fatti, non era certo una novità sapere che chi conduce una vita sana ha meno rischio ma quello che ha stupito dalla ricerca è come il rischio tende a ridursi in percentuale drasticamente, percentuale che già tende a diminuire quando si adottano anche solo due delle 4 buone abitudine anti-infarto: no fumo, no alcool, dieta bilanciata, attività fisica, bassa quantità di adipe.

Per esempio chi seguiva una dieta sana abbinata a un consumo di alcol moderato aveva una riduzione stimata del rischio di infarto del35% rispetto al gruppo di uomini che non potevano vantare nessuno dei due comportamenti, quindi ritenuti ad alto rischio. Chi vi aggiungeva il non fumare, l’attività fisica e una bassa quantità di grasso addominale arrivava a una riduzione del rischio addirittura dell’86%.

Questo significa dunque, secondo gli studiosi che hanno realizzato la ricerca che in teoria quasi 4 infarti su 5 sono prevenibili con un mix di comportamenti a basso rischio. “E’ importante notare che questi comportamenti sono modificabili, e il passaggio da comportamenti ad alto rischio a comportamenti a basso rischio può avere un grande impatto sulla salute cardiovascolare”, spiega Akesson. “Tuttavia, la cosa migliore che si può fare è adottare scelte di vita sane fin da giovani”.


(...omissis...)


copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://www.meteoweb.eu/2015/01/infarto-5-buone-abitudine-per-ridurre-dell86-rischio/379859/

 

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)