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Inizia la raccolta di firme per introdurre il reato di omicidio stradale

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www.omicidiostradale.it: si parte!
Iniziata, dopo la conferenza stampa a Firenze, la raccolta di firme voluta dall'associazione Lorenzo Guarnirei. Al progetto aderiscono Asaps,

associazione Gabriele Borgogni, Università, forze di polizia e privati
FIRENZE - Firenze, Palazzo Vecchio, sala del Giglio, 1° giugno 2011: il sindaco Matteo Renzi spegne il brusio in sala e apre la conferenza

stampa. Ad un anno esatto dall'omicidio di Lorenzo Guarnieri, ucciso da una persona che guidava sotto l'effetto di alcol e stupefacenti, la

sua famiglia consegna al primo cittadino del capoluogo toscano il progetto D.A.V.I.D.: l'obiettivo è strappare alla morte 58 persone, nella

sola Firenze, da qui ai prossimi dieci anni, e di risparmiare un migliaio di feriti, riducendo del 50% i decessi e le lesioni gravi causati

da incidenti stradali. Non solo: tenendo fede alla parola data in occasione della nascita dell'associazione Lorenzo Guarnieri, Matteo Renzi

ha lanciato la raccolta di firme per una legge popolare che preveda l'introduzione di una quarta forma di omicidio: l'omicidio stradale. Il

sindaco gigliato sta lavorando, sul fronte politico, anche per trovare una corsia preferenziale bipartisan e favorire anche la strada della

legge parlamentare. La definizione di "omicidio stradale" è stata coniata dall'Asaps, che ha aderito fin dal primo momento al progetto, al

quale partecipano l'associazione Gabriele Borgogni, la Generazione Contatti, l'Università di Firenze, la multinazionale Eli Lilly, e poi

Carabinieri, Polizia Stradale e Polizia Municipale: proprio ai Vigili Urbani di Firenze toccheranno i compiti di maggior peso in termini di

controllo, prevenzione e repressione delle trasgressioni al volante. L'intero progetto è stato predisposto sotto l'attenta regia della

McKinsey, una delle più importanti compagnie di consulenza al mondo. La legge che tutti noi vorremmo metterebbe chi guida in stato di

alterazione e uccide o ferisce gravemente qualcuno innanzi a responsabilità più gravi: passare dagli attuali 3-10 anni (spesso meno di due

con sconti e riduzioni) a 8-18, significherebbe infatti escludere questo reato dalla cerchia dei patteggiamenti e dei riti abbreviati. Ciò

non significa solo inasprire, ma rendere più consapevoli le persone: dunque, prevenire. Tutti voi potete firmare: basta connettersi su

www.omicidiostradale.it, o su www.occhioallastrada.it, leggere il testo della legge e sottoscrivere la proposta.

 

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)