Iniziativa dei gestori dei distributori automatici: no all'alcol nelle macchinette?
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No all'alcol nei distributori automatici
Confida e l'Associazione "G. Dossetti: i Valori" lanciano un appello contro l'abuso di alcol nel corso del convegno
"Vending responsabile per un'alimentazione consapevole" che si chiude oggi a Palazzo Marini - Camera dei Deputati
"No all'alcol nei distributori automatici, senza deroghe né eccezioni" questo quanto è emerso dal convegno organizzato
dall'Associazione "G. Dossetti: i Valori" (www.dossetti.it), a cui ha partecipato anche Confida, l'associazione nazionale
della distribuzione automatica.
L'incontro, "Vending responsabile per un'alimentazione consapevole", organizzato dall'Associazione culturale Dossetti presso
Palazzo Marini (Camera dei Deputati), si è concluso oggi. Attraverso gli interventi di numerosi specialisti, si è spiegato
che le patologie dovute ad un'alimentazione non adeguata si risolvono con corretti stili di vita, in un'ottica complessiva
che tiene conto di diversi fattori e non soltanto, ad esempio, della quantità e qualità del cibo che assumiamo.
"Il vending rappresenta un potente mezzo di comunicazione perché è l'unica realtà presente in maniera del tutto capillare sul
territorio italiano, dove è presente un distributore automatico ogni 29 abitanti - spiega Lucio Pinetti, presidente di
Confida - Si tratta di un dato estremamente significativo in termini di diffusione e reperibilità dei prodotti destinati al
fuori casa".
Secondo un'indagine che il Censis ha recentemente condotto per Confida, oltre il 40% degli italiani utilizzano distributori
automatici di alimenti e bevande, sempre più apprezzati per la disponibilità 24 ore su 24 (punto di forza per l'87,3% degli
utilizzatori), per la pulizia e l'igiene (81,9%), la qualità dei prodotti (76,8%), i tempi di erogazione (75,9%), la
reperibilità nei luoghi frequentati abitualmente (75,4%), la varietà della scelta (73,9%), i sistemi di pagamento (72,2%), il
non doversi relazionare con un commesso (64%), la dimensione delle porzioni (59,7%).
"Prendendo spunto dall'usanza napoletana di lasciare un caffè pagato per coloro che non possono permetterselo, vorremmo che i
distributori automatici rappresentassero un veicolo di comunicazione innovativo: veri e propri 'distributori di informazioni'
per trasmettere messaggi con un forte significato sociale, a supporto delle iniziative che la nostra associazione organizza"
afferma Claudio Giustozzi, segretario nazionale dell'Associazione culturale Dossetti.
L'Associazione culturale Giuseppe Dossetti, presieduta dalla Prof.ssa Ombretta Fumagalli Carulli, da anni organizza convegni
e iniziative per diffondere la cultura di una maggior tutela della salute, con particolare riferimento all'articolo 32 della
Costituzione italiana: "La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della
collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti".
Con oltre 2 milioni di macchine installate in Italia, una ogni 29 abitanti, il settore fattura oltre 2 miliardi di euro e
impiega circa 35.000 addetti. L'Italia è tra i leader nella produzione di distributori automatici e di sistemi di pagamento
di cui esporta oltre il 60%. Il dato inerente la produzione annuale di macchine automatiche si attesta infatti intorno ai 425
milioni di euro, di cui oltre 265 milioni riguardano le vendite all'estero (in particolare Francia, Spagna, Portogallo e
Germania).