Iniziativa promossa dall'Associazione dei Genitori: un centro per combattere l'alcolismo
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SANT'ELIA A PIANISI Promuovere la cultura del "ben-essere" sociale, sensibilizzando ed informando le famiglie su un fenomeno sempre più diffuso tra i giovani. Obiettivo finale: la creazione di un centro che accolga coloro che hanno problemi di alcolismo. Si è tenuto venerdì pomeriggio a Sant'Elia a Pianisi il convegno di lancio del progetto sperimentale elaborato dall'Associazione dei Genitori. Un progetto ben strutturato che si occuperà soprattutto della prevenzione di ciò che dalla maggior parte dei presenti è stata definita "la piaga del secolo" e che investe un po' tutte le fasce di età: l'alcolismo. Nell'introdurre il progetto la responsabile Maria Saveria Reale ha detto: "Attraverso la realizzazione di questa idea progettuale intendiamo gettare il seme per un fruttuoso impegno educativo, partendo dalla famiglia e nell'ottica di un oculato accompagnamento dei ragazzi nelle fasi particolarmente delicate della crescita. L'intento è anche quello di formare giovani e volontari su una problematica che interessa molte realtà a livello nazionale e regionale. In prospettiva guardiamo alla creazione di luoghi ed occasioni di incontro per i giovani, quale effetto del rapporto sinergico tra gli enti e le istituzioni coinvolte nell'iniziativa".
La validità della proposta ha avuto riscontro attraverso l'adesione dei 4 comuni della zona, Pietracatella, S.Elia, Macchia e Monacilioni, dell'Istituto Comprensivo, dell'Associazione Carità per l'Uomo, legata alla Diocesi di Campobasso, del Sert, della parrocchia e della Comunità Montana del Fortore. Dal dibattito sono emersi dati preoccupanti che toccano la nostra Regione. Proprio il consigliere Michele Pangia ha evidenziato come su 10 ragazzi 6 fanno uso di alcol. Il 48% delle donne si confronta quotidianamente con il problema. Sulla fascia costiera bevono più di coloro che abitano nel capoluogo. L'assessore Fusco Perrella ha aggiunto che il Molise è seconda solo al Veneto per problemi legati all'alcol. Ma perché si beve? Tutti hanno concordato con l'assessore Gianfranco Vitagliano che effettivamente non basta solo curare chi ha questa malattia ma soprattutto bisogna ascoltare le persone per capire quale sia il problema di fondo che li spinge a rifugiarsi nell'alcol. "Solo ascoltando - ha detto la sociologa Anna Morsella- si può comprendere il perché si decide di bere e annientare la propria personalità" . Da un indagine ospedaliera è emerso che a Campobasso ci sono oltre 1775 casi di persone affette da patologie alcol correlate.
Il progetto partirà a breve con la collaborazione delle scuole, di associazioni di volontariato e del Sert: è il momento di dialogare con chi ci vuole ascoltare e scrollarsi di dosso questo brutto problema! L'associazione dei Genitori di Sant'Elia a Pianisi è aperta a tutti coloro che ne hanno bisogno.