338-1938888 o 331-2460501/2/3 o 0172-55294[email protected]

News di Alcologia

INPS-ISTAT: Rapporto 2010 sulla "neet generation"

cufrad news alcologia alcol alcolismo neet generation

Non studiano, non lavorano, ma bevono anche se devono guidare. E' questo il profilo tracciato dei giovani italiani dalle

ultime statistiche, secondo il Rapporto 2010 redatto da Inps, Istat e Ministero del Lavoro in Italia sono addirittura oltre

due milioni i ragazzi tra i 15 ed i 29 anni che non lavora e non studia: la neet generation (not in education, employment or

trainig) è radicata soprattutto al Sud (30,3%), dove il dato nasconde presumibilmente una pesante componente di lavoro nero,

ma si sta diffondendo anche al Centro (16,1%) e al Nord (14,5%) di un paese su misura per il numero crescente di anziani,

descritti come pigri e insoddisfatti. Contemporaneamente continua a calare il numero degli occupati, soprattutto nell'

agricoltura e nell'industria, con un tasso di disoccupazione che raggiunge quasi il 25% (il 24,7%) tra i 15 ed i 24 anni, in

pratica un giovane su quattro non ha un lavoro.
Quasi tutti però apprezzano gli alcolici, fino ad abusarne. Se la guida sotto l'influsso di alcol è la principale

preoccupazione degli automobilisti italiani ( per il 64,9%), allarmati più che altro dalle norme super restrittive

continuamente introdotte sul codice della strada, per i più giovani sarebbe addirittura impensabile uscire la sera senza

bere. A sottolineare questi dati è il XVIII Rapporto Aci-Censis 2010, da cui emerge che dal 2003, la quota dei 18-24enni

coinvolti nel binge drinking (il consumo di 6 o più bicchieri di bevande alcoliche in un'unica occasione) è un dato stabile e

riguarda il 22,6% dei maschi e l'8,4% delle femmine, ma è in forte crescita, soprattutto tra gli adolescenti, il consumo di

alcol fuori pasto, passato dal 15,4% del 1999 al 18,9% del 2009, specie tra le ragazze. Uscire senza bere - svela il rapporto

- sembra ai ragazzi un'alternativa inesistente, mentre lo sport resta l'unico vero deterrente: chi gioca la domenica, tende

infatti a mantenersi sobrio il sabato sera.
Il rischio ritiro della patente, fino ad arrivare al sequestro del veicolo, viene comunque sottovalutato: il 4,2% degli

under 30 dichiara infatti di non limitare il consumo di alcol pur sapendo di doversi mettere al volante, contro una media

totale dell'1,8% che decresce con l'avanzare degli anni. Dopotutto c'è sempre la possibilità di far guidare qualcun altro,

una pratica che abituale per un 12,7% dei giovani intervistati, per cui di ridurre il consumo di alcolici proprio non se ne

parla. Se il 93% degli automobilisti si dice favorevole all'introduzione della tolleranza zero nel nuovo Codice della Strada,

non è dunque un caso che a dichiararsi totalmente contrari siano proprio gli Under 30, sempre più spesso "vittime" dei

crescenti controlli per guida in stato d'ebrezza (secondo Aci e Censis dai circa 250mila del 2006 si è passati a 1,4 milioni

solo nel 2008). Un monitoraggio che coinvolge però solo il 4% delle patenti attive, in un Paese dove l'uso dell'automobile è

quotidiano e stenta a ridursi nonostante la congiuntura economica e i continui rincari della benzina