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Institute of Cognitive Neuroscience: l'attrazione degli adolescenti per il rischio è soggetta all'influenza dei coetanei

Institute of Cognitive Neuroscience: l'attrazione degli adolescenti per il rischio è soggetta all'influenza dei coetanei

GLI ADOLESCENTI AMANO IL RISCHIO, COLPA DEGLI AMICI
I teenagers modificano la percezione del pericolo sulla base delle idee dei coetanei. Esperimento su 563 visitatori del London Science Museum


Gli adolescenti, si sa, amano il rischio. Che si tratti di alcol, droga, sesso o sport estremi, anche quando vengono messi in guardia si lanciano alla ricerca di sensazioni forti, come se fossero inconsapevoli delle conseguenze di azioni troppo azzardate. Simili comportamenti impulsivi vengono generalmente attribuiti allo sviluppo non ancora completo dei circuiti neurali frontali, quelli coinvolti nel controllo degli impulsi e nei processi decisionali. E quando qualcosa va storto, spesso ci si stupisce della “buona famiglia” del giovane, come a chiedersi come possa essersi comportato a quel modo. Ebbene, non si tratterebbe unicamente di una sottostima del rischio reale o di scarsa educazione. Infatti, uno studio inglese appena apparso su Psychological Science mostra come il giudizio che gli adolescenti danno della pericolosità di una certa situazione dipende in larga parte da cosa ne pensano gli altri, i coetanei.


ESPERIMENTO SUI VISITATORI DEL LONDON SCIENCE MUSEUM 

I ricercatori dell’Institute of Cognitive Neuroscience dell’University College di Londra hanno chiesto a 563 ricercatori dell'Università di Edinburgo hanno analizzato oltre 100 studi che coprono i dati provenienti da 28 Paesi.  di valutare la pericolosità di una serie di situazioni quotidiane, come attraversare la strada con il semaforo rosso. Ai soggetti, suddivisi per fasce d’età in bambini (8-11 anni), giovani adolescenti (12-14 anni), adolescenti (15-18anni), giovani adulti (19-25 anni) e adulti (26-59 anni),  è stato poi chiesto di rispondere nuovamente alle stesse domande dopo aver letto le risposte date dagli altri soggetti di età diverse.


IL POTERE DELL’ “INFLUENZA SOCIALE “ 

L’analisi mostra che l’influenza sociale si fa sentire a tutte le età, con giovani e vecchi che modificano la propria opinione sulla base di quella degli altri, ma lo fanno sempre meno con l'età che avanza. Gli adulti sono meno influenzabili e più sicuri delle proprie idee. In genere, la tendenza è quella di uniformarsi all’opinione dei più anziani, con un’unica eccezione, costituita dai giovani adolescenti e dagli adolescenti. I primi risultano essere molto più sensibili ai giudizi espressi dai propri coetanei mentre gli adolescenti vengono influenzati in ugual misura da adulti e coetanei.


(...omissis...)


nicla panciera


copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://www.lastampa.it/2015/03/27/scienza/benessere/gli-adolescenti-amano-il-rischio-colpa-dei-loro-amici-hEoX2bwhimlkINmvovKpVN/pagina.html


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)