338-1938888 o 331-2460501/2/3 o 0172-55294[email protected]

News di Alcologia

Insufficienza cardiaca cronica e acuta: alcol e altri fattori di rischio

Insufficienza cardiaca cronica e acuta: alcol e altri fattori di rischio

Insufficienza cardiaca cronica e acuta: cause, sintomi e cure

L’insufficienza cardiaca può essere sia cronica che acuta – oltre ad avere cause, sintomi e cure diverse – e, più precisamente, si tratta di una incapacità del cuore di pompare sangue a sufficienza per adempiere appieno alla normali necessità dell’organismo e dei suoi organi: il cuore non riesce a spingere il sangue nelle arterie con forza e ciò favorisce il ristagno di liquidi nei polmoni e nei tessuti periferici. L’insufficienza cardiaca – nota anche come “scompenso cardiaco” – è definita “acuta”, quando fa la sua comparsa in seguito a un evento improvviso – come può essere un infarto – “cronica”, invece, se nasce e si sviluppa lentamente. Ma qual è la sintomatologia di questa patologia? Quale il trattamento da svolgere? Scopriamo di più in merito.

Le cause

Le cause di questa malattia possono essere diverse. L’insufficienza cardiaca potrebbe svilupparsi in seguito a una lesione cardiaca – per esempio, dopo un infarto del miocardio – ma anche a causa di una disfunzione valvolare o di ipertensione arteriosa – pressione sanguigna alta – e non solo: malattie delle valvole cardiache, anemia, malattie della tiroide, embolia polmonare, aritmie, coronaropatie, lupus eritematoso sistemico – che è bene conoscere approfonditamente - emocromatosi, amiloidosi, sarcoidosi, precedenti attacchi di cuore, colesterolo alto, infezioni a carico del cuore, reazioni allergiche, cardiopatie congenite, cardiomiopatie, endocarditi, miocarditi, diabete, età avanzata e insufficienza renale – i cui sintomi sono diversi - possono essere altri fattori di rischio da non ignorare, in quanto aumentano il lavoro del cuore e, con il tempo, possono condurre a un’insufficienza cardiaca.

I sintomi

I sintomi non sempre sono chiari e, a volte, negli stadi iniziali della patologia possono non presentarsi. Il sintomo più importante ed evidente è la dispnea – cioè, la difficoltà respiratoria – causata dalla congestione dei polmoni che, nei casi lievi, compare soltanto dopo sforzi intensi mentre, in quelli gravi, è accompagnata da tosse e dall’impossibilità di dormire sdraiati: spesso, infatti, chi ne soffre è costretto a riposare seduto per poter riuscire a respirare. Altri sintomi sono debolezza e affaticamento – a causarli è la mancanza di sangue nei muscoli – oltre che difficoltà di concentrazione, confusione, ansietà, perdita di memoria e insonnia, dovute alla diminuzione di sangue nel cervello. Nella fase iniziale dello scompenso cardiaco può capitare il verificarsi dell’aumento di diuresi – in special modo, durante la notte – e l’aumento di liquidi negli arti inferiori, che sono causa di edema a gambe e piedi. Anche gonfiore o dolore addominale, nausea, edema polmonare, mancanza di respiro, indebolimento del polso, cianosi, palpitazioni, tachicardia e inappetenza possono verificarsi.

La dieta e i rimedi naturali

Oltre a ciò, è importante migliorare il proprio stile di vita per fare prevenzione ed evitare un peggioramento della malattia.

Occorrerà seguire un’alimentazione sana, fare dell’attività fisica moderata, eliminare alcol e fumo, ridurre il livello di stress e controllare il proprio peso corporeo: è importante, infatti, evitare condizioni di sovrappeso e seguire una dieta ipocalorica riducendo, il più possibile, l’apporto di sale; causa di ritenzione idrica e di un maggiore affaticamento del cuore. Infine, tra i rimedi naturali, pare che l’estratto di biancospino possa essere di aiuto sulla sintomatologia dello scompenso cardiaco.

(...omissis...)


copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://www.tantasalute.it/articolo/insufficienza-cardiaca-cronica-e-acuta-cause-sintomi-e-cure/20493/


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)