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International Journal of Epidemiology: anche l'assunzione moderata di alcol fa aumentare il rischio di aborto spontaneo

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Rischio di aborto spontaneo anche con l'assunzione di poco alcol
Rischio elevato di aborto spontaneo anche con un'assunzione moderata di alcol
Bastano due bicchieri a settimana per far aumentare del 66 percento il rischio di aborto spontaneo, o un parto prematuro. Lo studio
Checché se ne dica, l'alcol può fare male. E anche a dosi moderate come, per esempio, due soli bicchieri a settimana. Secondo un nuovo

studio, infatti, possono incrementare del 66 percento il rischio di aborto spontaneo nelle donne in gravidanza, contraddicendo alcuni altri

studi che affermavano come bere leggero durante la gravidanza andasse bene.
L'avviso dunque che invece anche il bere moderato può generare dei rischi arriva dagli scienziati dell'Università di Copenaghen. Coordinati

dalla epidemiologa Anne-Marie Nybo Andersen, dopo aver analizzato più di 90mila donne hanno riportato i risultati sull'International Journal

of Epidemiology.
Uno dei primi commenti da parte dei ricercatori è stato quello di prestare attenzione a quanto si suggerisce dopo aver condotto uno studio,

in particolare se è solo questo a fare certe affermazioni. Di fronte ai pazienti o i cittadini in genere si ha una grande responsabilità e

consigliare determinati comportamenti se non si è più che certi delle possibili conseguenze è una pratica da evitare.
«Non si dovrebbe mai dare una raccomandazione basata su un singolo studio - sottolinea Nybo Andersen - Ma se dovessi dare una raccomandazione a mia figlia, direi che se si pianifica una gravidanza e si vuole stare attenti, e fare tutto il possibile al fine di non danneggiare il proprio futuro bambino, allora penso che si dovrebbe smettere di bere quando si inizia a cercare di rimanere incinta, e poi, dopo i primi quattro mesi si può essere un po' più rilassati».
In effetti, come fanno notare gli scienziati, i risultati di molti studi spesso sono contraddittori. In parte poi dipendono da come sono

stati condotti e progettati gli studi stessi e in quale Paese sono condotti. Sebbene poi tutti concordino che bere in modo pesante durante la

gravidanza sia molto deleterio sia per la madre che per il bambino, quando si tratta di bere leggere o moderate quantità di alcol, allora le

cose si complicano e i pareri sono discordi.
Ecco dunque che la dottoressa Nybo Andersen e colleghi hanno voluto indagare per cercare di capire meglio. Hanno così coinvolto le migliaia

di donne incinte, facenti parte del Birth Cohort Study danese che dovevano rispondere a un questionario che comprendeva una serie di domande sullo stile di vita, stato di salute, comportamento riguardo alla salute e la gravidanza, quanto bevessero prima di rimanere incinta e dopo l'esserlo.
Le donne sono state seguite fino alla nascita del bambino. E durante il periodo di follow-up sono stati monitorati i comportamenti. Dai dati

raccolti si è scoperto che circa il 55 percento delle donne incinte ha continuato a bere alcolici, nonostante moderatamente. Di queste,

infatti, soltanto il 2 percento ha dichiarato di bere più di quattro bicchieri a settimana.
Nonostante ciò, i ricercatori hanno appurato che bastavano soltanto due bicchieri a settimana per aumentare il rischio di aborto spontaneo

del 66 percento durante le prime 16 settimane di gravidanza.
La percentuale di rischio scendeva drasticamente con il decrescere del consumo di alcol: nello specifico, chi beveva tra mezzo bicchiere a un

bicchiere e mezzo a settimana vedeva il rischio calare al 19 percento. Questo fattore tuttavia si mostrava evidente soltanto fino all'inizio

del secondo trimestre di gravidanza. Mentre dal quarto/quinto mese in poi non si sono notate differenze nei tassi di aborto spontaneo o parto prematuro.
«Ero abbastanza sicura che l'assunzione di alcol in quantità così basse in gravidanza non avrebbe sortito effetti drammatici. Ma quello che

abbiamo scoperto è che c'era un alto rischio di aborto spontaneo con il consumo moderato di alcol, e c'era un rischio maggiore durante la

prima gravidanza. [...] Nel nostro studio, siamo stati sorpresi di scoprire che non c'era un limite di sicurezza con l'alcol », ha concluso

Nybo Andersen.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)