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International Journal of Legal Medicine: studio sul GHB

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Un'analisi del capello inchioda la droga dello stupro

Diversi report di letteratura riportano come alcune sostanze ad azione ipnotica siano state riscontrate in casi in cui la somministrazione

era stata effettuata per facilitare la violenza sessuale a vittime inconsapevoli di assumerle. Sono generalmente molecole facilmente

disponibili sul mercato, hanno efficacia a dosi molto basse e sono presenti in diverse forme farmaceutiche che ne rendono facile la

somministrazione all'insaputa della vittima. Il zolpidem è una di queste sostanze, agisce molto rapidamente e induce uno stato di sonnolenza e incoscienza, producendo amnesia. E' stato riscontrato in diversi casi di violenza sessuale, rendendo la sua identificazione in campioni biologici una importante sfida per i tossicologi, soprattutto alla luce del fatto che frequentemente i casi di violenza sessuale non vengono

riportati immediatamente dopo l'accaduto, rendendo difficile ritrovare le possibili sostanze in campioni di sangue o urina. Un campione

biologico adatto a questi scopi è invece il capello. Assumendo che generalmente i capelli umani crescono di circa un centimetro al mese, è possibile attraverso l'analisi dei singoli segmenti, identificare anche un'unica somministrazione di droga in un determinato arco temporale,

individuandola in uno specifico segmento e non nei segmenti precedenti o successivi. Le concentrazioni in genere sono molto basse, dunque è necessario l'utilizzo di metodologie estremamente sensibili al fine di riuscire ad identificare tali sostanze. I ricercatori hanno sviluppato

un protocollo in LC-MS/MS specifico per l'identificazione di benzodiazepine ed altri ipnotici in campioni di capello e il metodo, pubblicato

sulla rivista International Journal of Legal Medicine, è stato validato per studiare casi di somministrazione di sostanze in soggetti

vittime di presunta violenza. I campioni di capello sono stati inoltre scannerizzati al microscopio elettronico al fine di valutare le

condizioni e lo stato di conservazione del capello. Il metodo applicato ad un caso reale di presunto abuso sessuale ha evidenziato la

presenza di zolpidem a concentrazioni molto basse, dell'ordine del picogrammo per milligrammo di capelli in tre degli 11 segmenti di campione ottenuto dalla vittima, confermando l'intossicazione da questa sostanza in un'unica occasione.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)