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International Journal of Obstetrics and Gynaecology: alcol e gravidanza

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Poco alcol in gravidanza non fa male al bambino?

Da sempre dibattuta, la questione se bere alcol in gravidanza sia deleterio per la salute e lo sviluppo del feto, è oggetto continuo di studi.

Se l’alcol sappiamo essere una sostanza in grado di causare delle modifiche nello sviluppo del sistema nervoso e del cervello, ciò che non è del tutto chiaro è quanto di questo alcol può avere un impatto sul feto e il bambino. Qual è la quantità che può essere considerata sicura e quale no.
Ecco perché i ricercatori continuano a studiare il caso.

Giunge dunque notizia di un nuovo studio che suggerirebbe che modeste quantità di alcol, assunte durante la gravidanza, non sono legate a effetti avversi comportamentali o cognitivi nei bambini.
Lo hanno dedotto i ricercatori dell’University College di Londra, basandosi sui dati raccolti dal “Millennium Cohort Study”, uno studio nazionale sui bambini nati in Gran Bretagna tra il 2000 e il 2002, che ha visto il coinvolgimento di 10.534 bambini di età superiore ai sette anni.

I genitori dei bambini sono stati invitati a compilare dei questionari atti a identificare i comportamenti sociali ed emotivi dei propri figli. Tra le domande vi erano quelle atte a evidenziare possibili problemi di comportamento, condotta, o disturbi come iperattività e deficit dell’attenzione. I bambini sono invece stati oggetto di test per valutare le prestazioni cognitive, quelle in matematica, nella lettura e le abilità spaziali.

I genitori sono stati classificati in base a quattro distinti gruppi: le madri che non hanno mai bevuto; quelle che non l’hanno fatto soltanto durante la gravidanza; quelle che bevevano moderatamente e, infine, quelle che bevevano di più – sempre durante la gravidanza.
Il focus è stato concentrarsi sui risultati dell’indagine e dei test condotti sui bambini nati dalle madri che avevano bevuto moderatamente e quelle che si erano astenute dal bere durante la gestazione.

I risultati dell’analisi, pubblicata su BJOG: An International Journal of Obstetrics and Gynaecology, ha permesso ai ricercatori di osservare che i risultati più favorevoli in termini di comportamento e facoltà cognitive, li avevano i bambini nati da madri che avevano bevuto e bevevano poco in gravidanza, rispetto a le madri che bevevano di più e che si erano astenute dal bere soltanto durante i nove mesi.
Tuttavia, la differenza non era sufficiente per essere considerata significativa, a parte il numero di poco inferiore nella segnalazione di problemi comportamentali per i bambini di madri che bevevano moderatamente.

«Sembra che non ci sia alcun aumento del rischio di impatti negativi, dal bere moderatamente in gravidanza, sullo sviluppo comportamentale o cognitivo nei bambini di 7 anni – spiega la professoressa Yvonne Kelly, co-direttore, ESRC Centro Internazionale di Studi Lifecourse (CISL) presso l’University College di Londra – Abbiamo bisogno di capire di più su come gli ambienti influenzano lo sviluppo comportamentale e intellettuale dei bambini».
«Poiché abbiamo seguito questi bambini per i primi sette anni della loro vita, sono necessarie ulteriori ricerche per rilevare se eventuali effetti negativi di bassi livelli di consumo di alcol in gravidanza emergono in seguito durante l’infanzia», conclude Kelly.
Qualunque sia l’esito, è tuttavia bene sapere sempre che l’alcol può essere molto dannoso per il feto e il bambino: attenzione quindi a come e quanto si beve.
 


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)