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L'esercizio fisico protegge dal cancro del fegato

Non so voi, ma io ogni volta che scopro che posso fare qualcosa per contribuire a prevenire una malattia sono contentissima. Se poi quello che serve è qualcosa che sto già facendo, o che posso cominciare a fare senza sforzi eccessivi, tanto meglio. Uno dei comportamenti virtuosi di cui sempre più spesso la ricerca medica parla è l'esercizio fisico. Un nuovo motivo per cominciare, o continuare, a farlo arriva dall'International Liver Congress, attualmente in corso ad Amsterdam, dove è stata presentata una ricerca che ne dimostrerebbe il ruolo protettivo contro il tumore del fegato.

Tolto il consumo sostenuto e abituale di alcol, che è il fattore di rischio numero uno per il fegato, una dieta molto ricca di grassi può condurre alla steatosi epatica non alcolica, anche detta "fegato grasso", che consiste nell'accumulo di grassi nelle cellule del fegato. Nel caso sopraggiunga uno stato infiammatorio, si va incontro a complicazioni che possono aprire la strada a patologie più gravi, tra cui il carcinoma epatocellulare, che causa quasi 700.000 morti all'anno, di cui circa 50.000 in Europa.

Come agisce l'esercizio fisico? Per capirlo i ricercatori hanno lavorato su due gruppi di topi, uno nutrito con una dieta ad alto tenore di grassi e un altro a cui invece è stata somministrata una dieta controllata. Le cavie sono poi state ulteriormente divise in due gruppi: uno sedentario e uno "sportivo", nel quale i topi dovevano correre su un tapis roulant per 60 minuti al giorno 5 giorni a settimana. Dopo 32 settimane di regolare esercizio fisico gli studiosi hanno verificato che solo il 71% dei topi con dieta controllata sviluppavano tumori di diametro superiore ai 10 mm, contro il 100% del gruppo sedentario.

In pratica l'esercizio fisico diminuiva del 30% le probabilità di sviluppare il cancro. Le buone notizie sul fronte della prevenzione per questo tipo di tumore sono particolarmente benvenute, perché la prognosi è solitamente piuttosto negativa. L'attività fisica abbassava anche il livello di steatosi epatica non alcolica nei topi nutriti con una dieta ricca di grassi.

Jean-Francois Dufour, dell'Associazione europea per lo studio del fegato, commenta così i risultati dello studio: "Sappiamo che gli stili di vita moderni insalubri predispongono le persone alla steatosi non alcolica che può condurre al cancro, ma finora non si sapeva se una regolare attività fisica riducesse i rischi si sviluppare il carcinoma epatocellulare. Questa ricerca è significativa perché apre la strada a ulteriori studi che provino se l'esercizio fisico può ridurre il rischio nell'uomo".

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)