Internet e alcol: le minacce che emergono da un rapporto nazionale sugli adolescenti
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Fonte: Eurispes - Telefono Azzurro
Titolo originale e autori: Indagine Conoscitiva 2010 sulla Condizione dell'Infanzia e dell'Adolescenza in Italia-Telefono
Azzurro - Eurispes
L' "Indagine conoscitiva sulla Condizione dell'Infanzia e dell'Adolescenza" realizzata dall'Eurispes e da Telefono Azzurro
sulla condizione dell'infanzia e dell'adolescenza in Italia lancia una serie di segnali allarmanti riguardo al rischio di
sviluppo di dipendenze dall'alcol così come da Internet.
Il campione preso in esame, un bacino di 3000 studenti di 39 scuole primarie e secondarie con età dai 7 ai 19 anni, rivela
uno spaccato della nuova generazione che cresce in solitudine e a contatto sempre più ravvicinato con le tecnologie digitali.
Parlano ai genitori delle proprie paure il 35% dei bambini e il 27% per gli adolescenti. Le cause possono essere legate alla
mancanza di tempo ma anche di confidenza. I questionari somministrati contenenti domande relative al rapporto con la
famiglia, i media, il telefonino, il tempo libero e la scuola, sono stati differenziati in due modelli: uno per i bambini dai
7 agli 11 anni, l'altro per gli adolescenti arricchito con una sezione aggiuntiva dedicata al cyber bullismo e a
comportamenti inerenti l'alimentazione, il consumo di droghe, l'opinione sul vizio del fumo e dell'alcol.
La familiarità con i new media è sempre più alta: quasi tre bambini su quattro giocano abitualmente con le consolle per
videogiochi, e l'84% dei ragazzi dai 12 ai 19 anni ha un profilo su Facebook, un tasso in aumento rispetto al 71,1% del 2009.
I rischi maggiormente percepiti dall'opinione pubblica nell'utilizzo di Internet sono quelli centrati sulla pedopornografia,
ma il rapporto Eurispes spiega che vi sono rischi relativi anche alle questioni di salute mentale, al sviluppo cognitivo,
emozionale e relazionale. Il rischio può essere quello di sviluppare forme di dipendenza da Internet, oppure di innescare
forme di bullismo o di cyber bullismo esercitato attraverso il web a scapito di conoscenti o compagni di classe. Su questo
tema, il dato per il 2010 dice che il 25,3% degli adolescenti italiani è stato più volte vittima di provocazioni e prese in
giro da parte di uno o più compagni.
Si nota una maggior propensione al bere rispetto all'uso di sostanze stupefacenti: oltre il 90% degli adolescenti
intervistati infatti dichiara di non aver mai fatto uso di allucinogeni, cocaina e psicofarmaci mentre il 21% dice di aver
bevuto occasionalmente superalcolici, una percentuale da non sottovalutare secondo l'Eurispes. Infine il 21, 9% degli
adolescenti ritiene accettabile o positivo il fatto di fumare e il 17,6% il fatto di ubriacarsi mentre le percentuali di
coloro che ritengono lecito l'uso di droghe leggere si aggira su un 10% scarso.
Redattore: Staff Dronet