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Internet e gioco d'azzardo: nuove droghe in aumento

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Internet e gioco d'azzardo «Nuove droghe in aumento»

Internet, telefonini e gioco d'azzardo, quest'ultimo vera piaga emergente favorito anche dalla crisi economica: sono le nuove forme di

dipendenza che si aggiungono a quelle già seguite da i nostri servizi». Lancia l'allarme Raffaele Ceravolo, direttore del dipartimento delle

dipendenze dell' Ulss 22, che indica anche sostanziali novità nel quadro della diffusione di droghe e alcol. «Valutando la tipologia

dell'utenza che attualmente si rivolge ai due Ser.d (Servizi dipendenze) di Bussolengo e Villafranca, si riscontrano dei cambiamenti

significativi rispetto al passato», spiega il medico, «l'uso di droghe e alcol è diffuso sempre più in tutte le fasce sociali, specialmente

nell'età giovanile e nelle donne. La forbice dell'età si è ulteriormente allargata e arrivano ai nostri servizi più giovani utenti e donne.

Ma permangono in contemporanea più soggetti anziani: sono i cosiddetti cronici, talmente dipendenti da costringere i servizi ad una

assistenza socio-sanitaria globale e continuativa a causa della loro incapacità ad aprirsi alla vita sociale, sia sul piano relazione che

lavorativo. L'aumento della diffusione di droghe favorisce lo sviluppo di comportamenti a rischio per gli individui e la collettività, come

ad esempio le malattie sessualmente trasmesse, incidenti stradali e sul lavoro. Senza contare la possibilità di una contiguità con aspetti di

microcriminalità connessa con l'uso di sostanze. Tutto ciò ha una ricaduta notevole in termini di costi sulle famiglie e sull'intero sistema

socio sanitario».
L'ultima rilevazione nazionale del 2007 stimava che un tossico costava in generale alla società, direttamente ed indirettamente, circa 600

euro al giorno. «Con tutta evidenza», puntualizza Ceravolo, «tali costi sono di certo aumentati da allora. La diffusione attuale del fenomeno

non presenta solo l'uso di sostanze alteranti, ma anche di comportamenti compulsivi tali da configurare un quadro di vera dipendenza. Per

esempio, è in aumento la dipendenza da internet, telefonini, gioco d'azzardo in un mondo in cui l'apparente interconnessione totale crea

angoli di solitudine e di isolamento». Qual è la risposta del Dipartimento delle dipendenze? «Dal nostro osservatorio possiamo avere solo un

percezione parziale delle problematiche sociali relative alla dipendenze. I casi che arrivano da noi spesso sono in una fase di notevole

gravità, ma possiamo dedurre che siano solo la punta di un iceberg di dimensioni più estese. Per i giovani, come si sa, contano molto gli

esempi e i modelli di riferimento: e in questo senso è preoccupante che i genitori spesso seguano le mode di un apparente benessere con

l'utilizzo di integratori, pillole prestazionali e comportamenti alteranti per modificare gli aspetti fisiologici dell'invecchiamento e per

ignorare o cancellare i segnali del disagio. È chiaro che il nostro sistema delle dipendenze che comprende non solo i Ser.d ma anche le

comunità terapeutiche e i gruppi di auto-aiuto per l'alcolismo e il volontariato sociale, sta affrontando tali cambiamenti epocali. Ma senza

le altre istituzioni tradizionali della scuola, della famiglia e dello Stato e degli enti locali, l'efficacia degli interventi è puramente

sintomatica».

 

 

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)