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Iran: l'alcolismo è un problema nonostante il divieto di bere alcolici

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Iran, problema alcolismo anche con l'alcol vietato


Almeno 200.000 persone avrebbero problemi di alcolismo in Iran. Ma la cifra sarebbe sminuita da parte delle autorità. Nella Repubblica Islamica infatti le bevande alcoliche sono proibite. Se si viene sorpresi con gli alcolici, dai Basiji, "Custodi della rivoluzione" o dalla polizia, le prime due volte si verrà pubblicamente puniti con 80 frustate. La terza volta si rischia la pena di morte. Sono risparmiate solo alcune minoranze etniche e religiose non mussulmane.


Ma il proibizionismo così severo non trattiene gli iraniani dal rischiare. per fare una bevuta che non sia birra analcolica, l'unica ammessa nel paese.


Il contrabbando di alcolici dall'iraq, fatto sopratutto nell'area curda, fa entrare circa 80 milioni di litri di alcolici, per un valore di 1 miliardo di euro all'anno. La polizia è capace di intercettarne non più di un quarto. Come per l'alcolismo, anche qui i dati ufficiali non sono affidabili, a causa della dilagante corruzione dei funzionari pubblici.


Le reti illegali di spaccio sono alimentate anche dalle diffusissime distillerie clandestine, che vengono fatte nei giardini delle case, e persino nei bagni degli appartamenti. In entrambi i casi in condizioni igieniche pessime e con alto rischio di contaminazione da metanolo, estremamente tossico. Il rischio è dato dal prezzo dell'alcol di contrabbando: una litro di vodka si aggira sui 100 euro.


L'alcolismo è diffuso soprattutto tra i giovani, nelle cui feste l'alcol non manca mai, e l'eccesso è ordinario con frequenti ricoveri per coma etilico. Per i giovani iraniani l'alcol sarebbe un momento di fuga dalla repressione e dalla paura del regime islamico.


Il tutto, come in occidente, si riversa nelle strade, con numerosi incidenti automobilistici. Nel biennio 2011-2012 la polizia iraniana ha ritirato oltre 800 patenti per guida in stato di ebbrezza. Mentre in una campagna di controlli fatta tra aprile e maggio 2012 a Teheran, la polizia a rilevato che il 26% dei conducenti erano ubriachi.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)