Iraq, vietati gli alcolici a Najaf
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Da ieri a Najaf non si possono più bere alcolici. Il Consiglio provinciale ha deciso all'unanimità che il carattere particolare della città santa sciita irachena rende inopportuno "bere, vendere, e far transitare alcol di qualunque tipo, a prescindere dalla quantità" - dato che tutto ciò è incompatibile con l'Islam.
La decisione è stata annunciata con un comunicato, nel quale si precisa che coloro che violeranno il divieto dovranno risponderne in tribunale.
Il provvedimento si applica alla città santa e a tutta la provincia di cui essa è capitale, e comprende il divieto di fare pubblicità alle bevande alcoliche.
La decisione del Consiglio provinciale di Najaf segue quella - analoga - del Consiglio provinciale di Bassora, che risale ad agosto, e aveva suscitato preoccupazioni sull'ingerenza della religione nella vita privata dei cittadini.
A Bassora, il vice governatore della provincia del sud a maggioranza sciita, Ahmad al Sulaiti, un esponente religioso eletto con il Consiglio Supremo islamico iracheno (ex SCIRI), aveva motivato il divieto di consumare alcolici con il fatto che la Costituzione irachena "proibisce qualunque cosa che vìoli i principi dell'Islam".