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Ircss (Istituto neurologico nazionale): in aumento il mal di testa da abuso di farmaci

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In aumento il mal di testa da abuso di farmaci

Il 10% dei pazienti che arriva in un Centro cefalee, infatti, presenta una patologia cronicizzata con uso eccessivo di medicinali.
La condizione riguarda circa un milione di italiani.
"L'uso di farmaci sintomatici per la cefalea - spiega Fabio Antonaci del Centro cefalee dell'Ircss Istituto neurologico nazionale Mondino di Pavia - è estremamente diffuso.
Circa il 50% degli attacchi vengono trattati dal paziente senza parere medico, ricorrendo ad un acquisto diretto in farmacia".
Secondo le linee guida - ricordano gli esperti pavesi, alla vigilia di un workshop sul tema promosso in occasione della Settimana mondiale del cervello - si intende per abuso, o meglio uso eccessivo di un farmaco, l'assunzione di oltre 10 triptani al mese per almeno 3 mesi oppure di 15 farmaci antiinfiammatori per lo stesso periodo di tempo.
Talvolta l'uso eccessivo di farmaci sintomatici vede la combinazione di analgesici e triptani, oppure l'associazione di oppiacei o ancora di farmaci in associazione.
L'esperienza clinica e i dati della letteratura evidenziano come l'abuso evolva in un uso quotidiano e quindi si crei una dipendenza dal farmaco.
"Monitorare il consumo settimanale e mensile dei farmaci sintomatici - sottolinea Antonaci - è il primo provvedimento che viene richiesto dallo specialista neurologo e che, insieme alla valutazione di eventuali patologie associate alla cefalea, costituisce il filtro per non scivolare nella cronicizzazione del dolore che va di pari passo con l'uso di farmaci".
Recentemente è stata lanciata una campagna pubblica nelle farmacie della provincia di Pavia, dal titolo 'Monitorare per curare', per 'filtrare' tutti coloro che acquistano farmaci antidolorifici per la cefalea.
La campagna prevede un'osservazione dei pazienti con cefalea per valutare il reale consumo di farmaci e identificare i soggetti a rischio di abuso.
Il progetto di ricerca, coordinato dall'Istituto e finanziato dal ministero della Salute, dura 3 anni e prevede anche una estensione territoriale ad altre provincie extraregione del Nord e Sud Italia.

 

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)