Isernia: intervento del sen. Giovanardi al convegno sulle dipendenze patologiche
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Giovanardi a Isernia: 'Droga, non bisogna abbassare la guardia'
Primo giorno di lavori all'Auditorium della Provincia di Isernia per il congresso "Dipendenze Patologiche: curare e guarire.
Mito o presenza?", organizzato dalla Provincia di Isernia, dall'Acudipa (Associazione italiana per la cura delle dipendenze
patologiche), da Ascos Onlus e dall'Associazione Crescere Onlus.
A coordinare il tavolo dei relatori il Prof. Giuseppe Mammana, psichiatra tra i più grandi esperti in Italia in cure
riabilitative per dipendenze patologiche. I relatori intervenuti in questo primo giorno di lavori hanno parlato di
tossicodipendenze, di dipendenze da alcol e di altre forme di assuefazioni patologiche.
"Oggi finalmente una risposta concreta nella prevenzione e nel trattamento di tali ‘tragedie umane' - ha così sintetizzato il
Prof. Mammana il primo giorno di congresso - la si ha anche dai servizi sanitari pubblici. Negli ultimi venti anni, sono
stati fatti in tal senso enormi progressi. Furono alcuni ‘costruttori di opere di umanità' a dare un primo determinate
impulso a quanto oggi il Servizio Sanitario Nazionale o anche il Terzo Settore degli Enti pubblici ad ogni livello
amministrativo predispongono in questo ambito. Si pensi ai Sert, alle Comunità di recupero, alle associazioni di volontariato
o di ricerca. Tutti questi attori oggi lavorano in rete, dialogano tra di loro in una task-force che coinvolge anche le forze
dell'ordine".
"Non dimentichiamo che chi si droga prima di tutto commette un reato" - ha rilanciato il Sen. Carlo Giovanardi,
Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alle politiche per la famiglia, al contrasto delle tossicodipendenze
e al servizio civile, ospite del congresso. Un intervento incisivo e schietto nei toni. Giovanardi, da sempre fieramente
impegnato sul fronte della lotta alla droga, con iniziative quali la legge Fini-Giovanardi che equipara droghe pesanti e
leggere e che, soprattutto, rende passibili di sanzioni penali anche i consumatori, ha infatti evidenziato come gli assuntori
di sostanze stupefacenti, già solo acquistando droghe, commettono un illecito. "I tossicodipendenti - ha detto Giovanardi
senza mezzi termini - alimentano tutto un meccanismo illegale: traffici clandestini, spesso gestiti dalle mafie e, ancor
prima, le lotte civili nei paesi in cui quelle sostanze si producono, guerriglie tra clan di uno stesso popolo che mietono
migliaia di vittime. Di questo bisogna esserne consapevoli. È una battaglia culturale che va vinta prima ancora che la
‘bestia divori il mondo', come ha detto Papa Benedetto XVI a proposito della dipendenza da droghe. Gli incessanti controlli
da parte delle forze dell'ordine, le norme divenute più severe, il nuovo Codice della Strada che annovera inasprimenti di
pene per chi è alla guida drogato o ubriaco stanno oggi finalmente portando i loro frutti. Dati alla mano, in Italia si
registra un calo di consumi di alcol e droghe. È ovvio che soltanto una politica di repressione non basta ma, se tutti gli
operatori lavorano in rete, si potenzierà la prevenzione da destinare, si badi bene, prima di tutto agli adolescenti e,
qualora questa non fosse già più incisiva, ci saranno una serie di risposte che sia lo Stato sia il mondo del volontariato,
delle Comunità di recupero, dei tanti centri di accoglienza, potranno offrire. Bisogna insistere con tutto questo e spingere
al contempo su una rivoluzione culturale: bisogna far capire alle nuove generazioni che chi si fa una canna è uno sfigato,
per dirlo in un gergo ai giovani ben più vicino". L'intervento del Sottosegretario si è concluso con la proiezione di uno
spot promosso dal Dipartimento delle Politiche Antidroga, in cui emerge un aspetto fondamentale della lotta contro le
tossicodipendenze: "La vita è la cosa più bella che ho. Mi faccio di vita". Disposta la programmazione in rete solo venti
giorni fa, lo spot di 60 secondi (ne è disponibile anche una versione da 30 secondi) ha già raggiunto 80mila contatti.
A dare il benvenuto al Sottosegretario, l'Assessore alle Politiche sociali della Provincia di Isernia Domenico Izzi che ha
ringraziato tutti gli operatori che quotidianamente combattono contro le dipendenze patologiche. "Se le dipendenze esistono,
- ha sottolineato Izzi - è una questione che riguarda non solo la persona che ne è affetta, ma tutta la collettività. Ecco
perché noi Amministratori abbiamo l'obbligo di incentivare iniziative che potenzino lo screening, le valutazioni dei fattori
di rischio, la prevenzione mediante programmi mirati e selettivi sulle fasce della popolazione più predisposte. Solo così si
potrà intervenire per tempo e con efficacia".