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ISS: a 11 anni già il primo bicchiere

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GIOVANI E ALCOL - Italiani: a 11 anni già il primo bicchiere

L'Istituto Superiore di Sanità, attraverso l'OssFAD (Osservatorio Fumo Alcol e Droga), pubblica i dati relativi al consumo dell'alcol nel

nostro Paese e subito scatta l'allarme; salta all'occhio infatti la cifra che indica l'età in cui i ragazzi italiani fanno il primo sorso: 11

anni, contro una media europea di 14 e mezzo. Le statistiche parlano chiaro, il consumo di alcolici viene sottovalutato in primo luogo dai

giovani che, teoricamente, dovrebbero essere i più informati; forse le informazioni vengono mal recepite o non vengono recepite affatto:

fatto sta che sono sempre di più i quattordicenni che tra il 1988 e il 2002 hanno fatto salire l'indice del consumo di alcol del 9,2%.

Naturalmente vietare è vietato: dalla notte dei tempi sappiamo come con i ragazzi i toni proibitivi possono avere effetti "boomerang" essendo

i giovani, per antonomasia, attratti dalla trasgressione; tuttavia, non bisogna sottovalutare il fenomeno, quindi non si dirà più vietare ma

"educare". Buongustai e nutrizionisti di Coldiretti e Città del Vino verranno sguinzagliati tra i banchi di scuola per illustrare i pregi del

consumo moderato; anche perché i nostri ragazzi si rivelano tutto tranne che intenditori: vanno forte infatti i cosiddetti "Alcolpop",

misture zuccherate che trascinano in maniera subdola gli adolescenti verso l'assuefazione. A tal proposito, forse non tutti sanno che l'alcol

è una sostanza tossica che ha una capacità di indurre dipendenza superiore alle sostanze o droghe illegali più conosciute. Ripetiamo, gli

effetti dell'alcol vengono sistematicamente sottovalutati, spesso un consumo eccessivo di alcolici viene, erroneamente, considerato normale.

Ribadiamo quindi che il fatto di bere espone a più fattori di rischio, sui quali si riflette poco; tali rischi possono coinvolgere oltre a

chi direttamente consuma l'alcol, la famiglia o altri individui. Queste conseguenze possono estendersi anche a quanti per abitudine o per

scelta non bevono; è il caso degli incidenti stradali causati dallo stato di ebbrezza o degli episodi di violenza e criminalità che avvengono

sotto gli effetti dell'alcol. Per informare i ragazzi sull'uso e l'abuso di alcolici l'OssFAD ha pubblicato un interessantissimo e

completissimo opuscolo dal titolo "Alcol: sai cosa bevi? Più sai, meno rischi!" all'interno del quale è possibile trovare ogni tipo di

informazione relativa all'uso delle bevande alcoliche (si parte da che cos'è l'alcol, quali effetti ha sul nostro organismo fino ad arrivare

a come contare quanto si beve e alle risposte alle domande più comuni sull'argomento). Per avere delle consulenze o per problemi di

dipendenza e assistenza agli alcolisti, sempre l'Istituto Superiore di Sanità mette a disposizione un numero verde: 800632000; il Telefono

Verde Alcol ha visto un incremento delle chiamate del 25% rispetto al 2001 e nel corso del primo trimestre del 2005 il numero di telefonate è

addirittura triplicato rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Ciò a dimostrare che il bisogno di informazione sul grosso problema

dell'alcolismo è ancora tanto


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)