338-1938888 o 331-2460501/2/3 o 0172-55294[email protected]

News di Alcologia

ISS: alcol e gravidanza, rischi di malformazioni per i nascituri

cufrad news alcologia alcol gravidanza fattori di rischio FAS

Studio Cnr: alcol pericoloso in gravidanza, rischi di malformazioni per i nascituri

Alcol e gravidanza, due mondi da tenere distanti. Concedersi infatti un brindisi durante i 9 mesi di gestazione può provocare diversi danni e gravi malformazioni al nascituro. A confermarlo è una ricerca realizzata dall'Istituto di biologia cellulare e neurobiologia del Consiglio nazionale delle ricerche (Ibcn-Cnr) insieme all'Istituto superiore di sanità (Iss) e al Centro di riferimento alcologico dell'università Sapienza di Roma. Lo studio, condotto sui topi, ha evidenziato l'alterazione dei fattori di crescita nei piccoli nati da madri che hanno consumato alcolici durante la gravidanza. La ricerca è stata pubblicata su "Neurobiology of Aging".
«I risultati dello studio - spiega Marco Fiore, ricercatore dell'Ibcn-Cnr - hanno mostrato che nei topi anziani, nati da madri esposte durante la gravidanza ad alcol, i fattori di crescita Ngf, Bdnf, Hgf e Vegf, hanno subito delle alterazioni, sia nel cervello, sia nel fegato e nel rene».
Sono circa il 4,7% i bambini che presentano alla nascita forme non conclamate di sindrome feto-alcolica e di questi «ben lo 0,8% dei nuovi nati - precisa l'esperto - mostra addirittura un ritardo mentale con dismorfologie facciali, alterato sviluppo delle ossa del cranio e deficit di crescita». I dati riscontrati nello studio evidenziano effetti diversi a seconda della modalità dell'esposizione all'alcol durante la gravidanza.
«In particolare - spiega la ricerca - Il Nerve growth factor, scoperto dal Premio Nobel Rita Levi-Montalcini, ha un ruolo chiave nella vita delle cellule nervose del cervello e del sistema nervoso periferico. Il Bdnf, Brain derived neurotrophic factor, invece previene la degenerazione delle cellule cerebrali, l'Hgf regola la crescita e il metabolismo delle cellule epatiche e ha un ruolo di protezione delle cellule nervose del cervello. Infine il Vegf, partecipa ai processi rigenerativi dei tessuti vascolari e del fegato a seguito del danno indotto da epatiti».
Secondo i ricercatori, «il danno cerebrale nel topo anziano a livello dei fattori di crescita non si osserva se l'esposizione all'alcol avviene sotto forma di vino rosso, grazie alla presenza di composti con proprietà antiossidante e neuroprotettiva come polifenoli e antociani». «Dati più recenti in via di pubblicazione - avverte Mauro Ceccanti, Centro di riferimento alcologico - hanno dimostrato come tale protezione a livello dell'Ngf e del Bdnf è stata osservata anche su tessuti del sistema endocrino come la tiroide». Anche per questi motivi «gli effetti antiossidanti e neuroprotettivi - sottolinea la ricerca - non sono comunque sufficienti a contrastare totalmente il danno indotto dall'alcool durante la gravidanza».
«Il rischio di partorire un bambino con sintomi della sindrome fetale alcolica comunque esiste - sottolinea Fiore - e alcuni fattori come fumo di sigarette, consumo di droghe o farmaci, stress ambientali o maggiore sensibilità della madre all'alcool possono amplificare tale danno. Altri - conclude - possono invece contribuire a limitare il danno. Ad esempio: vitamine del gruppo B, come l'acido folico o la tiamina».

 


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)