338-1938888 o 331-2460501/2/3 o 0172-55294[email protected]

News di Alcologia

ISS: gravidanza e alcol, tolleranza zero

cufrad news alcologia ISS gravidanza alcol

Gravidanza e Alcol: tolleranza zero da studio dell'ISS

In Italia su 100 neonati 7 hanno subito esposizione alcolica nel grembo materno. Si tratta dei primi dati italiani rilevati dal uno studio

dell'Istituto Superiore di Sanità e diffusi oggi nell'ambito di una conferenza stampa in occasione della prima Giornata internazionale della

consapevolezza sulla sindrome feto-alcolica. Lo studio multicentrico di prossima pubblicazione è stato condotto attraverso un biomarcatore,

l'etilglucuronide, in grado di rilevare l'esposizione all'alcol nel meconio, le prime feci dei neonati. Il gruppo di studio, capeggiato dalla

dottoressa Pichini ha messo in luce che c'è un consumo di alcol in gravidanza sottostimato o non riconosciuto da parte delle donne che

partoriscono: l'analisi sul meconio di 607 neonati, infatti, ha rivelato un'esposizione media del 7.6% di neonati, con una distribuzione

nelle diverse città campione dello studio molto diversificata: da uno 0% nella neonatologia di Verona ad un 29% nella neonatologia dell'

Umberto I di Roma.
"Noi non sappiamo quale sia la quantità di alcol che si possa assumere in gravidanza senza rischi e perciò indagini come questa sono

estremamente importanti nel campo della prevenzione e della tutela della salute neonatale - afferma il Presidente dell'Istituto Superiore di

Sanità Enrico Garaci - perché permettono di far luce su un fenomeno sommerso come quello delle patologie pediatriche sviluppate in relazione all'assunzione di bevande alcoliche durante la gravidanza. In Europa infatti - dice il Presidente Garaci - si hanno pochissimi dati sui

disordini feto-alcolici, questo nostro studio è fra i primi e ha coinvolto anche la Spagna. A Barcellona i dati hanno rivelato addirittura il

45% di esposizione neonatale. L'obiettivo di questa giornata è soprattutto l'informazione, alle donne prima di tutto sia quelle in gravidanza

che quelle che decidono di avere un figlio che la quantità di alcol in questo periodo deve essere pari a zero".
Per aiutare i medici, neonatologi e pediatri a diagnosticare la sindrome è stata pubblicata dall'Osservatorio Fumo, Alcol e Droga dell'ISS la

"Guida alla diagnosi dello spettro dei disordini feto alcolici". Una guida schematica che aiuta a diagnosticare la sindrome feto-alcolica

(FAS) e lo spettro dei disordini feto alcolici (FASD), due patologie di difficile diagnosi.La Guida sarà distribuita a più di tremila medici

italiani.
Una diagnosi precoce, inoltre, può essere molto utile per individuare possibili rischi e agire tempestivamente. "I neonati devono avere un

follow-up specifico - spiega Simona Pichini - perché ancora non si sa che percentuale di loro svilupperà una sindrome feto alcolica e quanti

di loro svilupperanno uno spettro di disordini feto alcolici. Si tratta principalmente di problemi neurologici, neuromorfologici, problemi di

sviluppo cerebrale, disabilità serie. La sindrome di iperattività e deficit di attenzione, per esempio, è uno dei disordini che potrebbe

manifestarsi nell'ambito di un'esposizione del feto all'alcol".


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)