ISS: in Italia 7,6 neonati su 100 esposti all'alcol prima di nascere
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In Italia 7,6 neonati su 100 esposti all'alcol nel pancione
Oltre 7 bimbi su 100 in Italia sono a rischio di esposizione all'alcol già nel pancione: lo ha calcolato l'Istituto superiore di sanità, che
ha coordinato il primo studio italiano sul tema. Dalla ricerca - presentata oggi in occasione della Giornata internazionale della
consapevolezza sulla sindrome fetoalcolica - emerge anche che non è tuttora possibile conoscere la quantità tollerata di alcol, "perciò zero
alcol in gravidanza e zero alcol quando si decide di avere un figlio e si iniziano i tentativi per averlo" sottolinea il presidente dell'
Istituto, Enrico Garaci.
Lo studio multicentrico, i cui risultati saranno pubblicati nel prossimo numero di Acer (Alcoholism: clinical and experimental research), è
stato condotto attraverso un biomarcatore messo a punto dagli stessi ricercatori, l'etilglucuronide. Per l'indagine sono stati analizzati 607
neonati, grazie al coinvolgimento di 7 neonatologie di diversi ospedali italiani. Attraverso l'etilglucuronide è stato possibile rilevare l'
esposizione alcolica dei bimbi attraverso l'analisi delle loro prime feci. Ne è emerso che il consumo di alcol in gravidanza è sottostimato o
non riconosciuto da parte delle donne: l'esposizione media è del 7,6%, con una distribuzione nelle città diversificata. Si va, ad esempio,
dallo 0% di Verona al 29% dell'Umberto I di Roma.
"Il risultato di questo studio è di fondamentale importanza - spiega Simona Pichini, coordinatrice del gruppo di lavoro - poiché finora la
diagnosi era affidata all'interpretazione e all'esperienza del medico. Una diagnosi precoce, invece, può essere molto utile per individuare
possibili rischi e agire tempestivamente". Secondo la coordinatrice, infatti, i neonati "devono avere un follow-up specifico, perché ancora
non si sa che percentuale di loro svilupperà una sindrome feto alcolica e quanti svilupperanno uno spettro di disordini feto alcolici". I
problemi principali dovuti all'esposizione all'alcol possono essere di tipo neurologico, neuromorfologico, di sviluppo cerebrale o
disabilità. Una possibilità è anche l'insorgere della sindrome di iperattività e deficit di attenzione. Eppure, per ammissione dello stesso
presidente dell'Iss, "le patologie pediatriche correlate all'assunzione di alcol restano un fenomeno sommerso"
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)