Istanbul: i giovani in rivolta a favore dell'alcol (?)
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Per le strade di Istanbul i giovani sfilano per difendere il diritto di bere, di bere alcol, nonostante al governo ci sia il
partito islamico guidato da Tayyp Recep Erdogan. Al grido «Beviamo alla salute dell'Akp» i turchi vogliono difendere le
libertà laiche ed evitare i precetti religiosi dell'islam come imposizione di Stato.
Nella Repubblica fondata da Mustafa Kemal Ataturk si difende la birra, il vino, il raki, la bevanda all'anice preferita dal
"padre della patria". Il problema contro cui si sono levati i cori di protesta è la difficoltà sempre più crescente di
trovare e consumare alcolici a Istanbul e ad Ankara.
Da Facebook a Twitter la rivolta contro i prezzi sempre più alti per bere si è diffusa a macchia d'olio. Dal 2002 ad oggi l'
Akp prova a mettere i bastoni tra le ruote all'alcol senza però bandire il consumo: una bottiglia di raki è passata da 4 a 16
euro in soli otto anni. Ma dal governo arriva un secco no alle accuse di volere imporre i principi islamici alla società
turca: «Stiamo solo proteggendo i giovani» ha detto il premier. «Le nuove norme sono in linea con quelle internazionali -
haaggiunto il numero due dell'Akp, Hüseyin Çelik -. C'è un tentativo di far credere che il governo voglia intervenire nella
vita privata dei cittadini ma non è affatto vero»