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ISTAT: alcuni dati sulle problematiche cardiache in Italia

ISTAT: alcuni dati sulle problematiche cardiache in Italia

Il cuore si protegge da giovani. No al fumo e all'alcol, sì allo sport e ad una alimentazione corretta.
Fondamentale anche riuscire ad identificare precocemente le patologie cardiache congenite per poter poi correggere i fattori

di rischio cardiovascolare fin dalla più tenera età.
Secondo i dati Istat il 46 per cento dei decessi nel nostro paese è causato da malattie cardiovascolari, circa 230.000 morti

all'anno, ecco perchè è così importante puntare sulla prevenzione. Questi i messaggi lanciati durante il convegno «Il cuore

dei nostri giovani», promosso dall'Osservatorio Sanità e Salute, presieduto dal Senatore Cesare Cursi in collaborazione con

Cuore di Roma Onlus.
Anche il ministro per le Politiche giovanili, Giorgia Meloni, scende in campo per promuovere stili di vità più salutari. «Il

cuore dei ragazzi oggi è minacciato a livello fisico e morale -dice il ministro-Noi stiamo lavorando sulla cattiva

alimentazione ed il poco movimento fisico. Ci mobiliteremo anche sul fronte dei disturbi alimentari oggi diffusissimi:

anoressia e bulimia».
Da evitare anche l'abuso di videogiochi e altri intrattenimenti sedentari, meglio una bella corsa. «Per quanto riguarda le

smart drugs e gli energy drink (reperibili facilmente in commercio ndr) abbiamo commissionato uno studio all'Istituto

Superiore di Sanità sulla loro composizione e stiamo eseguendo un'indagine sul loro utilizzo», aggiunge il ministro.
Ogni anno nel nostro Paese 150.000 persone vengono colpite da infarto del miocardio, 127.000 da scompenso cardiaco, 70.000

sono sottoposte ad angioplastica coronarica, 12.000 ad ablazione transcatetere per varie aritmie cardiache, 180.000 ad

impianto di un pacemaker permanente e 4.100 ad impianto di un defibrillatore automatico. Infine, oltre 50.000 persone

all'anno sono colpite in Italia da morte improvvisa a causa di aritmie cardiache maligne. E circa 5.000 muoiono

improvvisamente in età giovanile a causa di malattie aritmogene congenite delle quali ovviamente non conoscevano l'esistenza.
Si tratta di patologie che spesso rimangono silenti per diversi anni o non vengono diagnosticate in modo tempestivo. Il

Professor Massimo Santini, Direttore del Dipartimento di Malattie Cardiovascolari dell'Ospedale San Filippo Neri di Roma e

Presidente della Onlus Cuore di Roma sottolinea dunque l'importanza della campagna di prevenzione lanciata dall'associazione.

Campagna rivolta ai giovani per rilevare eventuali cardiopatie congenite attraverso un'indagine strumentale di routine come

l'elettrocardiogramma. E' stato realizzato uno studio di fattibilità presso una scuola media di Roma, che ha coinvolto 549

ragazzi tra i 14 e i 18 anni. L'esame elettrocardiografico ha evidenziato una discreta quantità di anomalie (9 per cento del

campione): alcune lievi, come la bradicardia, altre importanti, come il blocco atrio-ventricolare completo, alcuni blocchi di

branca destra completi e blocchi atrio-ventricolari di 1° e 2° grado. Anomalie, spiega il professor Santini «che possono

portare ad aritmie gravi, a volte causa di morte improvvisa».
I casi più "a rischio" sono quindi stati sottoposti ad ulteriori indagini: un monitoraggio elettrocardiografico nelle 24 ore

e un ecocardiogramma per verificare eventuali patologie strutturali cardiache e, se necessario, sono stati indirizzati verso

un iter terapeutico.
Un'esperienza tanto positiva da indurre Santini a proseguire su questa strada. «Nel mese di ottobre 2010 partirà un altro

programma che interesserà 10.000 ragazzi, sempre in età scolare. -spiega Santini- Il nostro obiettivo, poi, è continuare ad

ampliare il campione fino ad arrivare a 50.000 soggetti. Il fatto interessante è che le persone esaminate, che hanno

evidenziato anomalie, saranno seguite nel corso degli anni e i loro dati inseriti in un data base con caratteristiche tali da

renderlo unico nel suo genere in Europa».