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Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione: concetto di quantità moderata

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Alcol: cos'è una quantità moderata


Gli effetti dell'alcol sull'organismo sono influenzati da numerose variabili come il sesso, il peso, l'altezza, le condizioni di salute, e anche alcuni fattori genetici e ambientali.

Contano anche il tipo di bevanda alcolica assunta, se a bassa o alta concentrazione di alcol, l’occasione di consumo, se a pasto o fuori pasto, e la velocità con cui si beve, se si sorseggia o si ingerisce tutto di un colpo.

Diverso è inoltre l'effetto di un consumo di alcol in quantità moderata e distribuita nel tempo rispetto a quello di una bevuta consistente che si concentra, ad esempio, solo nel fine settimana. Esistono comunque linee guida condivise dalla gran parte della comunità scientifica che indicano i limiti entro i quali il consumo di alcol si può considerare moderato.

L’INRAN (Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione), nelle sue Linee Guida per una Sana Alimentazione considera moderata, in accordo con le indicazioni dell’OMS, una quantità giornaliera di alcol equivalente a non più di 2-3 Unità Alcoliche per l’uomo, non più di 1-2 Unità Alcoliche per la donna e non più di 1 Unità Alcolica per l’anziano.

La raccomandazione di bere moderatamente riguarda solo gli adulti. Bambini e ragazzi non dovrebbero bere per niente almeno fino all’età di 16 anni. Una Unità Alcolica (U.A.) corrisponde a circa 12 grammi di etanolo. Che sono contenuti in un bicchiere piccolo (125 ml) di vino a media gradazione, in una lattina o bottiglia di birra (330 ml) di media gradazione o in una dose da bar (40 ml) di superalcolico.

 


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)