Istituto Nazionale di Salute Pubblica di Copenaghen: studio sulle abitudini alcoliche dei giovani
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Consumo di alcol, dall'analisi del respiro uno studio sul livello di ubriachezza degli studenti danesi
La convinzione che l'alcol rende allegri è uno dei motivi che spingono a bere eccessivamente, diffusa in particolar modo tra i giovani adulti. Un recente studio pubblicato sulla rivista Alcoholism: clinical and experimental research, ha valutato l'associazione tra la concentrazione di alcol nel sangue (BAC) e lo stato di allegria, la distrazione e la lentezza di riflessi tra studenti delle scuole superiori durante lo svolgimento di feste private.
Allo studio, realizzato da Marie Eliasen e collaboratori dell’Istituto Nazionale di Salute Pubblica di Copenaghen in Danimarca, hanno partecipato 230 studenti delle scuole superiori (età tra i 15 e i 20 anni, età media 18 anni, 151 femmine). I livelli di BAC sono stati stimati attraverso misurazioni e analisi dell’aria espirata, mentre i parametri comportamentali sono stati misurati attraverso un’auto valutazione su scala di punteggi diversi: la sensazione di allegria, di sentirsi “su di giri” con punteggi da 0 a 16; la distrazione (intesa come difficoltà di concentrazione e di mettere a fuoco i pensieri) con punteggio da 0 a 8; la lentezza (riflessi rallentati) con punteggio da 0 a 4. Tali misurazioni sono state effettuate più volte durante lo svolgimento di una festa.
I dati sono stati analizzati mediante regressione lineare e dall’analisi è emerso che per le ragazze, la sensazione di allegria risultava in aumento fino ad un tasso alcolemico di 0,113 g% per diminuire a BAC superiori. Per i ragazzi invece, l'associazione è risultata lineare, probabilmente a causa di una maggiore tollerabilità dei maschi all’alcol.
La distrazione e in misura minore la lentezza, sono aumentati all’aumentare del BAC per entrambi i sessi, rappresentando dunque fattori di rischio incidenti. Nel complesso inoltre, i valori di BAC sono risultati bassi o moderati, sfatando in qualche modo, la percezione dei giovani che i coetanei bevono a livelli di intossicazione per divertirsi.
I risultati, secondo gli autori, possono avere implicazioni per messaggi di future campagne informative che mirano a ridurre il consumo di alcol tra i giovani adulti.
http://www.droganews.it/news/2042/Consumo_di_alcol%2C_dall_analisi_del_respiro_uno_stu.html
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)