338-1938888 o 331-2460501/2/3 o 0172-55294[email protected]

News di Alcologia

Istituto Superiore di Sanità: differenze di genere e rischio dipendenza da alcol

cufrad news alcologia alcol alcolismo Istituto Superiore di Sanità: differenze di genere e rischio dipendenza da alcol

Ragazze - rischio dipendenza da alcol

Secondo l'Istituto Superiore di Sanità le adolescenti bevono sempre di più, e cominciano sempre prima. Per emulare i maschi, per socializzare, per ignoranza dei rischi.

Stiamo tirando su una generazione alcolica, una gioventù ubriaca. E stavolta non è questione di moralismi o inutili allarmismi, perché solo a leggere i dati che riguardano il rapporto fra i ragazzi italiani e i drink, l'hangover è assicurato. "Sì, l'emergenza è proprio nei numeri", ci spiegano dall'Iss, l'Istituto Superiore di Sanità che a fine mese comunicherà le ultime cifre del fenomeno. Che qui anticipiamo per la parte che riguarda il campanello d'allarme sull'alcol-dipendenza di minori, adolescenti e giovani-adulti. I punti critici sono molti. Primo: sono 300mila i minori italiani con comportamenti a rischio, ovvero il 7,3% della popolazione. Un dato destinato quasi a raddoppiare quando l'anno prossimo nel campione si considereranno gli under 18 (fino a settembre scorso la legge prevedeva il divieto di somministrazione e vendita per gli under 16). Secondo: si tratta della generazione più precoce d'Europa, con un'età-choc di iniziazione (prima assunzione di alcol), fissata a 11 anni. Tanto che oggi circa il 12% degli under 14 italiani è a rischio e un 70% ha consumato almeno una bevanda alcolica nell'anno. Terzo: il 13% delle intossicazioni alcoliche riguardano minori e gli incidenti alcol-correlati sono la loro prima causa di morte. Quarto: la fascia più problematica è quella delle ragazzine sotto i 14 anni con il 12% di comportamenti a rischio, il doppio rispetto al 6% della media nazionale delle donne. Quinto: superare la dose massima di 12 grammi di alcol al giorno (ovvero un bicchiere di birra) fa aumentare nelle ragazze del 5% la possibilità di contrarre un cancro alla mammella a partire dal secondo bicchiere, dal terzo il rischio aumenta del 25%.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)