Italia. Il fumo uccide 80mila italiani l'anno, parte la campagna del Governo
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Il fumo uccide circa 80 mila italiani l'anno e le prospettive future non sono incoraggianti: il consumo di sigarette riguarda sempre piu' i giovanissimi. Cosi' il governo punta su una campagna di comunicazione e sensibilizzazione al problema, con l'aiuto di uno spot realizzato da Renato Pozzetto. Lo hanno annunciato, nel corso di una conferenza stampa che si e' tenuta a Palazzo Chigi, il sottosegretario al Welfare (con delega alla Salute), Ferruccio Fazio, e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Paolo Bonaiuti. L'esecutivo, insomma, ora scende in campo e cerca di porre freno a una vera e propria emergenza. Lanciando la campagna "Il fumo uccide: difenditi", accompagnata da uno spot realizzato con l'attore Renato Pozzetto, che verra' diffuso dalle televisioni e nelle sale cinematografiche, con il coinvolgimento anche della carta stampata. Il fumo, nei paesi industrializzati, secondo quanto emerge dalla conferenza stampa, risulta essere la prima causa di morte per cancro: il 25%-30% dei decessi causati dal cancro e' riconducibile al consumo di tabacco. In Italia, stando all'indagine Doxa-Istituto Superiore di Sanita' (2008) si stimano, attualmente, circa 11,2 milioni di fumatori, vale a dire il 22% dell'intera popolazione. "Un'efficace politica di prevenzione nei confronti di uno stile di vita non salutare che crea una forte dipendenza, come il tabagismo - spiega la presidenza del Consiglio - necessita di un'azione costante di sensibilizzazione e comunicazione di lunga durata, centrata sugli gli aspetti collegati alla prevenzione dell'iniziazione al fumo dei giovani e su quelli relativi alla dissuasione all'abitudine al fumo degli adulti". Gli obiettivi che la campagna intende raggiungere sono la riduzione del numero dei fumatori abituali; sensibilizzare i fumatori sui danni provocati agli altri, al fine di tutelare i non fumatori; prevenire l'avvicinamento al fumo dei giovanissimi.