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Italian Journal on Addiction: la diagnosi di gioco d'azzardo patologico in aiuto dei trattamenti per la dipendenza

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La diagnosi di gioco d'azzardo patologico in aiuto dei trattamenti per la dipendenza

I pazienti con diagnosi di Gioco d'azzardo patologico (GAP) hanno probabilità di abbandono dei programmi di trattamento e, quindi, di ricaduta, superiori a quelli dei pazienti con dipendenza da sostanze stupefacenti. Considerata la frequente compresenza di problemi legati al gioco d'azzardo e di abuso di alcol o cocaina, la diagnosi di GAP risulta dunque di fondamentale importanza nella formulazione di programmi terapeutici personalizzati che riducano l'abbandono dei programmi stessi.
E' quanto emerso da uno studio condotto presso una comunità terapeutica italiana che aveva come obiettivi la valutazione della prevalenza di giocatori problematici in un programma residenziale per dipendenza da alcol e/o cocaina; l'approfondimento di come la diagnosi di GAP possa modificare i processi terapeutici e l'individuazione di migliori strategie di intervento. Tra marzo 2010 e dicembre 2011, a 191 pazienti è stato somministrato il South Oaks Gambling Screen (SOGS): un test che permette di distinguere i giocatori sociali da quelli a rischio e da quelli affetti da GAP. Nella valutazione finale, tuttavia, gli autori della ricerca hanno accorpato giocatori a rischio e quelli affetti da GAP nella comune categoria di "giocatori problematici". Dall'analisi dei dati, è emerso che la percentuale di abbandono del programma tra i giocatori è stata del 37% contro il 20% dei non giocatori.
Gli studiosi concludono dunque osservando che la diagnosi di GAP in pazienti con dipendenza da sostanze consente di migliorare e rendere più specifici, addirittura personalizzati, gli interventi di trattamento riducendo così le percentuali di abbandono del programma e migliorando i tassi di guarigione.

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)