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Italiani e l'alcol: uno su quattro guida dopo aver bevuto

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Il 25 % degli italiani guida anche se non è del tutto sobrio e molti non conoscono i nuovi limiti. L'importanza di campagne di sensibilizzazione
Gli italiani bevono, e si mettono alla guida senza preoccuparsi delle sanzioni troppo previste dalla legge per chi si mette al volante di un'auto nonostante il rischio di vedersi sospesa la patente per un mese (almeno) e il portafoglio alleggerito da multe che spesso fanno passare a lungo la voglia di bere alcolici.
Una recente inchiesta commissionata dalla compagnia assicurativa Direct Line, a seguito della proposta di Legge del Parlamento sulla guida in stato di ebbrezza (che prevede "tolleranza zero" per  i giovani da 18 a 21 anni e gli automobilisti in possesso di patente da meno di 3 anni, con un inasprimento della pena anche nel caso di tasso alcolemico da 0 a 0,5 grammi per litro nel sangue) ha, infatti, evidenziato che un automobilista "nostrano" su 4 dichiara di mettersi al volante, dopo aver bevuto, ma cerca di mantenere un'andatura moderata; il 16 per cento (quindi oltre uno su sei) accetta di guidare ma solo se la distanza da coprire è breve; e l'8 per cento ammette di guidare senza porsi alcun problema riguardo alla sicurezza.
Proseguendo con i dati percentuali, l'inchiesta ha portato alla luce anche un altro preoccupante fenomeno: l'ignoranza nei confronti delle normative. Fra gli intervistati, infatti, solo il 33 per cento ha risposto di poter guidare solo se la quantità di alcol nel sangue non supera gli 0,5 grammi per litro; al contrario, il 22 per cento (vale a dire quasi uno su quattro) ha ammesso di non conoscere i limiti previsti dalla Legge.
Le sanzioni
Ovvero, come si diceva: divieto di assumere alcol prima di mettersi alla guida per i giovani da 18 a 21 anni e i neopatentati (fino a 3 anni dal conseguimento della patente), pena la sospensione della patente fino a 9 mesi e una multa di 3 mila euro. Che diventano 6 mila nel caso si provochi un incidente, multa da 200 a 800 euro se si viene pizzicati con un tasso di alcol nel sangue da 0 a 0,5 grammi per litro e aumento da 400 a 1600 euro se si provoca un incidente. Un caso che prevede la revoca della patente, con divieto di conseguirne una nuova prima di cinque anni e reclusione da 6 mesi a 5 anni in caso di lesioni gravi; limite che va da 1 anno e mezzo a 4 anni in caso di lesioni gravissime e fino a 10 anni se si causa la morte di una persona; 15 anni se si provoca la morte di più persone.
La legge questa sconosciuta...
E però, le nuove norme hanno incontrato, nel sondaggio promosso dalla compagnia, una larga fetta di automobilisti che non conoscevano i limiti proposti dal Parlamento: uno su quattro, appunto. D'altro canto, la proposta di legge ha incontrato i favori della maggior parte delle persone intervistate: il 60 per cento, infatti, si è dichiarato d'accordo con la linea dura, mentre un automobilista su sei si è detto convinto che lo strumento per ridurre il rischio di incidenti provocati dallo stato di ebbrezza non sia da ricercare in una restrizione dei limiti di alcol che la legge autorizza ad assumere; allo stesso modo, un ulteriore 16 per cento degli intervistati ritiene che si debbano adottare dei limiti "flessibili", a seconda dei singoli casi.
Quanto alle misure "complementari" (leggi: prevenzione), il 60 per cento degli automobilisti intervistati si è dichiarato favorevole ad una intensificazione dei controlli sulle strade da parte delle forze di polizia, il 50 per cento ha indicato la necessità di promuovere attività concrete di sensibilizzazione alla sicurezza stradale nei confronti dei più giovani e il 46 per cento vorrebbe rendere obbligatorio il test dell'etilometro all'uscita dei locali.