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Jama Psychiatry: il fumo provoca alterazioni della connettività funzionale del cervello

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Il fumo provoca alterazioni della connettività funzionale del cervello


La presenza di disfunzioni cognitive rappresenta un sintomo comune nelle persone dipendenti da nicotina, quali i problemi nella capacità di memorizzare specialmente durante l'astinenza, promuovendo le ricadute. Questi deficit sono accompagnati da una ridotta attivazione dell'attività cerebrale nelle regioni di controllo esecutivo (corteccia prefrontale dorso laterale) e da una iperattivazione di altre aree cerebrali (corteccia cingolata posteriore). Questi pattern di attività cerebrale vengono modificati dalla nicotina mediante fluttuazioni a larga scala della connettività funzionale anche in fase di riposo.

Il Dipartimento di Psichiatria dell'Università di Philadelphia (USA) ha da poco testato l'ipotesi che l'interazione funzionale a larga scala di tre componenti neuronali che comprende le aree di controllo della salienza, del controllo esecutivo e della fase di riposo (default mode), potrebbe riflettere lo stato di astinenza da nicotina e predire il craving indotto dall'astinenza così come i deficit cognitivi associati alla sostanza.

I ricercatori hanno identificato un fattore denominato RAI (Indice di Ripartizione delle Risorse) che riflette la lunghezza delle interazioni tra le 3 componenti neuronali. La ricerca ha incluso 37 soggetti fumatori sani di età compresa tra i 19 e i 61 anni sottoponendoli a Risonanza Magnetica funzionale. L'analisi dei dati ha previsto il confronto della connettività funzionale cerebrale a riposo dei soggetti dopo 24 ore di astinenza dal fumo e subito dopo aver fumato.

Gli autori hanno esaminato la relazione dei cambiamenti indotti dall'astinenza (considerando il fattore RAI) e le alterazioni delle funzioni soggettive, comportamentali e neurali di ciascun fumatore. L'indice RAI è risultato significativamente più basso durante l'astinenza, suggerendo una più ampia inibizione tra la rete di default mode e di salienza. Una più ampia connettività inter-neurale (ridotto RAI) era predittiva di un successivo craving indotto dall'astinenza e di una minor inibizione di aree come la corteccia prefrontale ventromediale e la corteccia cingolata posteriore (default mode) durante la performance di compiti di memoria di lavoro.

La ricerca dimostra quindi come nelle persone con dipendenza da nicotina siano presenti alterazioni della connettività cerebrale nelle aree deputate al controllo della salienza e di default mode. I deficit cognitivi e affettivi spesso presenti nelle persone dipendenti da nicotina potrebbero quindi derivare da un difficile disancoramento funzionale dalla default mode network.

http://www.droganews.it/news/2236/Il_fumo_provoca_alterazioni_della_connettivit%C3%A0_fu.html

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)