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Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health: il ruolo dell'alcol nello sviluppo delle malattie epatiche

Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health: il ruolo dell'alcol nello sviluppo delle malattie epatiche

Malattie epatiche, l'alcol non aiuta

Malattie epatiche, come possiamo evitare il peggioramento verso lo stadio terminale?

Più del 30% delle malattie al fegato allo stadio terminale potrebbero essere evitate non contraendo infezione da virus dell’epatite C ed evitando l’abuso di alcol. Bisogna agire su questi fattori di rischio modificabili come azione preventiva per diminuire le malattie epatiche in fase terminale. Questo è quanto deriva da una ricerca presentata al CROI 2016 di Boston.

Più del 30% delle malattie al fegato allo stadio terminale potrebbero essere evitate non contraendo infezione da virus dell’epatite C ed evitando l’abuso di alcol. Bisogna agire su questi fattori di rischio modificabili come azione preventiva per diminuire le malattie epatiche in fase terminale. Questo è quanto deriva da una ricerca presentata al CROI 2016 di Boston.

I ricercatori, tra cui Keri N. Althoff,  assistente professore del dipartimento di epidemiologia della Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health, hanno analizzato i dati di adulti con infezione da HIV e con malattia epatica terminale (end stage liver disease-ESLD) tra gennaio 2000 e dicembre 2009.

I ricercatori si sono focalizzati sui fattori di rischio modificabili per l’ESLD tra cui infezione da HCV, infezione da virus dell’epatite B, fumo di sigaretta, abuso di alcol (più di 3 bicchieri al giorno o più di 7 bicchieri a settimana per le donne, e più di 4 bicchieri al giorno o più di 14 bevande a settimana per gli uomini), bassa concentrazione di CD4 (inferiore a 200 cellule/mm3), riattivazione della carica virale per l’HIV (RNA superiore a 400 copie/ml) e vecchia diagnosi clinica di AIDS.


Le informazioni sull’uso di alcol erano disponibili per il 36% dei 34.044 partecipanti, su cui sono state condotte le analisi di sottogruppo.
Nel corso di un follow-up mediano di 3,1 anni, 34.044 adulti hanno contribuito come 134,315 persone-anno e sono state convalidate 387 diagnosi di ESLD.

 

(...omissis...)


copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://www.poloinformativohiv.info/malattie-epatiche-lalcol-non-aiuta/


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)