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Johns Hopkins University: il mangiare compulsivo può indurre al suicidio

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Mangiare compulsivo può indurre al suicidio
 
I disturbi del comportamento alimentare, come il mangiare compulsivo, possono indurre la persona a compiere atti inconsulti come il suicidio.

Le giovani donne che sono insoddisfatte del proprio corpo, e che soffrono di ansia e depressione, sono più soggette ai disturbi del comportamento alimentare come il mangiare compulsivo. Questo comportamento le spinge all’introversione dei sentimenti che spesso poi sfocia in tentativi di suicidio
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Chi è soggetto ai disturbi del comportamento alimentare come il mangiare compulsivo pare sia anche più soggetto a commettere atti di suicidio, secondo uno studio americano condotto da un team di ricercatori della Bloomberg School of Public Health, Johns Hopkins University.

La dottoressa Rashelle Musci e colleghi hanno studiato i comportamenti alimentari di un campione di giovani donne, scoprendo che quelle che soffrono di ansia e depressione spesso sono insoddisfatte dei propri corpi e hanno maggiori probabilità di mostrare disturbi alimentari come il mangiare compulsivo.
Secondo i ricercatori, questo tipo di comportamento porta le persone a interiorizzare le proprie emozioni che poi possono trovare sfogo in azioni drammatiche come il suicidio.

La spinta al mangiare compulsivo – dove la persona sente un impulso irrefrenabile a mangiare velocemente grandi quantità di cibo, tutte in una volta – dona alla persona una immediata sensazione di controllo, che tuttavia è poi seguita da una fase in cui la persona prova vergogna, imbarazzo e disagio. In questa ultima fase vi è poi un tentativo di nascondere il comportamento stesso.

Lo studio in questione è stato pubblicato su Prevention Science e si è concentrato su un gruppo rappresentativo di 313 femmine di età compresa tra i 6 e i 17 anni che sono state seguite per 11 anni – per cui, al termine dello studio, le più grandi avevano circa 28 anni.
Durante il periodo di follow-up le giovani donne sono state intervistate circa il proprio stile di vita; allo stesso tempo sono stati interrogati anche genitori e insegnanti per esaminare e valutare i livelli di ansia, depressione, soddisfazione o meno per il proprio aspetto fisico e i comportamenti alimentari – con particolare attenzione al mangiare compulsivo.

I risultati hanno mostrato che le giovani donne che presentavano disturbi del comportamento alimentare come il mangiare compulsivo erano più soggette ai tentativi di suicidio.
Secondo i ricercatori vi è dunque un collegamento tra i disturbi alimentari come il “binge eating” – così come viene definito in inglese questo comportamento – e il rischio di suicidio nelle giovani donne. Poiché questo comportamento è spesso tenuto nascosto da chi ne è vittima, quali famigliari o amici è sempre bene essere vigili per evitare che, se non curato, si possa trasformare in una tragedia.
 

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)