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Johns Hopkins University: interventi per la gestione a lungo termine della tossicodipendenza

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Tossicodipendenti americani al lavoro per uscire dalla dipendenza
La cronicità della tossicodipendenza è ormai ben documentata e suggerisce la necessità di sviluppare interventi mirati a

mantenere il più possibile l'astinenza da sostanze stupefacenti per periodi di tempo molto più lunghi rispetto a quelli

attuali. Per fare ciò, un gruppo di ricercatori d'oltreoceano, provenienti dalla Johns Hopkins University School of Medicine

ha cercato di sviluppare una pratica di intervento a lungo termine per la gestione della tossicodipendenza basato sul

rafforzamento dell'astinenza da cocaina grazie a degli interventi mirati a motivare i tossicodipendenti al proseguimento del

trattamento, attraverso l'impiego lavorativo con una remunerazione sotto forma di voucher per l'acquisto di beni. I pazienti

coinvolti che hanno dimostrato di restare lontani dalla droga e quindi di seguire il trattamento sono stati impiegati in

attività lavorative come adetti all'inserimento dei dati informatici.
Questo tipo di intervento è stato classificato come metodo efficace per avviare il paziente al processo di astinenza e viene

attivato presso gli ambulatori per un periodo di 12 settimane, anche se la cronicità della tossicodipendenza suggerisce che

per valutare al meglio il successo di tale intervento si debba mantenere lo stato di astinenza per periodi molto più lunghi.

I partecipanti allo studio sono stati 128 pazienti disoccupati dipendenti da cocaina in trattamento di mantenimento con

metadone. Lo studio è stato condotto per tre volte a settimana, in cui i pazienti hanno fornito campioni di urina e eseguito

il test del respiro sotto diretta osservazione. Dall'analisi è emerso che il rafforzamento del periodo di astinenza

attraverso questo metodo ha permesso di allontanare il paziente dal consumo di cocaina per tutto l'anno lavorativo; tuttavia

non è stato possibile il mantenimento di questo stato di astinenza anche dopo tale periodo. Infatti, il 74% dei pazienti ha

fornito campioni di urina cocaina-negativi durante il periodo di assunzione, ma solo il 22% dei partecipanti è risultato

negativo anche oltre il primo anno lavorativo.
Gli autori suggeriscono l'importanza di un inserimento dei pazienti in un contesto lavorativo permanente al fine di mantenere

lo stato di astinenza a lungo nel tempo.