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News di Alcologia

Journal American Medical Association: consumo di droga e alcol, a rischio le classi più disagiate

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I cambiamenti dello stile di vita in relazione alle condizioni economiche possono influire sui comportamenti legati alla

salute e di conseguenza incidere anche sulla mortalità. Questo è il risultato di uno studio pubblicato recentemente dal

Journal American Medical Association, realizzato utilizzando i dati di una ricerca inglese che, tra il 1985 e il 1988, ha

reclutato 10.308 funzionari pubblici londinesi di età compresa tra i 35 e i 55 anni che sono stati seguiti per un periodo di

24 anni, durante il quale sono stati registrati 654 decessi. Le analisi prese in esame riguardano 9590 soggetti. La

posizione socio - economica è stata classificata in base al grado di occupazione (elevato, medio o basso) e come

comportamenti legati alla salute sono stati considerati: l'abitudine al fumo, il consumo di alcol, l'attività fisica e le

diete, valutati in quattro diverse fasi dell'indagine. Analizzando le caratteristiche della popolazione in esame, si osserva

che i soggetti che occupano posizioni economiche più basse sembrerebbero più portati a fumare, seguire una dieta poco

salutare e ad una vita sedentaria; inoltre, effettuando un'analisi aggiustata per sesso ed anno di nascita, risulta che essi

sono caratterizzati da un rischio di morte 1,6 volte superiore a quello dei partecipanti con lo status più elevato.

Complessivamente, i comportamenti legati alla salute rilevati all'inizio dello studio spiegano, rispettivamente, il 42%, il

29% e il 61% dell'associazione tra posizione socioeconomica e mortalità per tutte le cause, per malattie cardiovascolari e

per patologie non correlate al cancro o a problemi cardiovascolari. Misurazioni ripetute dei diversi comportamenti di salute

durante il follow up forniscono, invece, un contributo maggiore nella spiegazione di questa associazione (72%, 45% e 94%). In

conclusione, il cambiamento degli stili di vita e dei comportamenti correlati alla salute spiegano, quindi, gran parte delle

disuguaglianze sociali in materia di mortalità e sottolineano l'importanza di tenere conto dei loro cambiamenti anche nel

tempo.