Journal of Addictive Diseases: uno studio italiano sul metadone
Journal of Addictive Diseases: uno studio italiano sul metadone
Il consumo di metadone "da strada" da parte di eroinomani è un fenomeno frequente, che può essere considerato alla stregua
dell'uso di altre droghe oltre alla sostanza d'abuso primaria, ma anche come un tentativo di auto-cura dalla dipendenza da
oppiacei.
Uno studio condotto dall'Unità di doppia diagnosi dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Pisa, si è proposto di esaminare
l'uso di metadone da strada in un campione di eroinomani giunto in ospedale per la prima volta alla ricerca di un trattamento
per la dipendenza da eroina. Lo studio, pubblicato sulla rivista Journal of Addictive Diseases, comprendeva 305 soggetti
eroinomani, 54 dei quali all'analisi delle urine risultavano positivi anche al metadone, utilizzato senza prescrizione e al
di fuori di un controllo medico. I due gruppi di soggetti sono stati confrontati in merito a fattori socio demografici,
fattori clinici, livello di dipendenza da droghe, poliabuso di sostanze stupefacenti, disturbi mentali.
Dai risultati è emerso che gli eroinomani che ricorrevano all'uso di metadone senza prescrizione medica erano principalmente
donne con un elevato grado di scolarizzazione, poco propense al poliabuso, con una storia di dipendenza di breve periodo,
alla ricerca di un trattamento precoce per la dipendenza da oppiacei. Queste pazienti, inoltre, presentavano un ampio spettro
di disturbi psichiatrici droga correlati. La specificità di genere per l'uso di metadone da strada potrebbe essere legato
agli effetti di questa sostanza sull'asse ipofisi-gonadale, che potrebbero in qualche modo compensare i disturbi
specificatamente femminili derivanti dalla dipendenza da oppiacei. In conclusione, i dati emersi su questo campione di
pazienti italiani farebbe presupporre un uso di metadone da strada quale tentativo di primo avvicinamento e ricerca di
trattamento per la dipendenza stessa.