Journal of adolescent health: dopo il lockdown è aumentato l'abuso di alcol tra gli adolescenti
Alcol alcolismo28-09-2020
Dopo il lockdown è aumentato l'abuso di alcol tra gli adolescenti: lo studio
Lo studio è curato dai medici del Pronto Soccorso del Irccs materno-infantile Burlo Garofolo di Trieste e dell'ospedale di Cattinara, pubblicato sul 'Journal of adolescent health'.
Dopo il lockdown si è registrato un aumento preoccupante del consumo di alcol tra gli adolescenti, spesso associato a un abuso di altre sostanze stupefacenti: è quanto si evince da uno studio curato dai medici del Pronto Soccorso del Irccs materno-infantile Burlo Garofolo di Trieste e dell'ospedale di Cattinara, pubblicato sul 'Journal of adolescent health'. In particolare, è emerso un incremento percentuale decisamente importante dei ricoveri per "ubriachezza grave", che in rapporto a tutti gli accessi in Pronto soccorso di quella fascia di età sono passati dal 2% del 2019 all'11% del 2020.
Secondo quanto riferito dai curatori della ricerca, guidati al Burlo da Giorgio Cozzi e a Cattinara da Alessandro Agostino Occhipinti, si è trattato di accessi di ragazzi e ragazze che hanno corso in più di un caso un reale pericolo di vita, per i traumi anche gravissimi con necessità di valutazione neurochirurgica associati all'ebbrezza da alcol e stupefacenti e per la necessità di supporto respiratorio che ha portato anche all'intubazione e all'accesso in terapia intensiva. Di fatto, una buona quota di questi ragazzi aveva precedenti di consumo o di abuso di sostanze.
"Senza voler eccessivamente semplificare l'impatto di salute di questa piccola epidemia in termini di ricoveri e gravità di patologia - afferma Egidio Barbi, direttore della Clinica pediatrica del Burlo - è stato, per la fascia adolescenziale, di gran lunga maggiore dell'impatto del Covid stesso. In altri termini - chiarisce - i nostri ragazzi hanno rischiato più la vita per questo che per il Covid".
"Il significato di questo fenomeno - prosegue Barbi - è certamente correlabile alle difficoltà emotive e relazionali create dal lockdown, che hanno probabilmente favorito un 'rimbalzo' di comportamenti a rischio da liberazione dalle restrizioni. Ciononostante, il livello di incremento del numero di accessi e della loro gravità testimonia di una incapacità di controllo e di messa in pericolo reale che non può essere sottostimata".
"Il significato di questo fenomeno - prosegue Barbi - è certamente correlabile alle difficoltà emotive e relazionali create dal lockdown, che hanno probabilmente favorito un 'rimbalzo' di comportamenti a rischio da liberazione dalle restrizioni. Ciononostante, il livello di incremento del numero di accessi e della loro gravità testimonia di una incapacità di controllo e di messa in pericolo reale che non può essere sottostimata".
"I nostri ragazzi e le loro famiglie - sottolinea Giuseppe Abbracciavento della Neuropsichiatra del Burlo - hanno reinventato la convivenza in una condizione forzata che talvolta ha esasperato dinamiche conflittuali nel nucleo, altre volte ha invece facilitato una maggiore condivisione del tempo e un miglior riconoscimento dei bisogni dei ragazzi da parte dei loro genitori. Questo non è stato, però, sufficiente ai ragazzi nel meglio adattarsi alla fase subito successiva alla chiusura. Il lungo periodo di chiusura, con un limitato accesso a esperienze di messa alla prova nella vita reale con i pari, con i compiti evolutivi talvolta anche molto faticosi, ha portato a una ricerca di sensazioni ed emozioni intense, aprendo o riaprendo così la strada all'uso di sostanze psicoattive. La maggior parte di questi ragazzi, infatti, già prima del lockdown aveva avuto contatti con le sostanze psicoattive o con comportamenti a rischio".
(...omissis...)
copia integrale del testo si può trovare al seguente link: https://www.globalist.it/life/2020/09/24/dopo-il-lockdown-e-aumentato-l-abuso-di-alcol-tra-gli-adolescenti-lo-studio-2065059.html
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.cufrad.it)