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Journal of Alcoholism & Drug Dependence: indivituata una molecola che potrebbe ridurre gli effetti collaterali da abuso di alcol

Journal of Alcoholism & Drug Dependence: indivituata una molecola che potrebbe ridurre gli effetti collaterali da abuso di alcol

POSTUMI DI SBORNIA E AFFINI? ORA ARRIVA LA MOLECOLA ANTI-ALCOL

Si chiama ethane-ß-Sultam, è una molecola scoperta di recente da un gruppo di centri europei, quali l’Università Cattolica di Lovanio (Belgio), l’Imperial College di Londra (Inghilterra) e il dipartimento di farmacologia preclinica e clinica dell’Università di Firenze, che ne hanno resa nota l’esistenza in un lavoro pubblicato sulla rivista Journal of Alcoholism & Drug Dependence. In parte del nome (ethane) la molecola svelerebbe già la sua potenzialità: quella di ridurre gli effetti collaterali da abuso di alcool.


Abbuffarsi di alcool. Il binge drinking è l’ultima moda del sabato sera: abbuffarsi di alcool, dalla traduzione letterale inglese, fino a stordirsi. Poco importa la scelta della bevanda alcolica da ingerire, perché l’obiettivo è uno solo: ubriacarsi velocemente, ingurgitando quindi in un tempo brevissimo molto alcool, e perdere del tutto il controllo. Lo sanno bene soprattutto i giovani e giovanissimi: sono infatti loro, secondo gli ultimi dati Istat riferiti al 2012, le principali vittime, specie durante le occasioni di socializzazione. Tra questi, il 14,8% (20,1% di maschi e 9,1% di femmine) cederebbe alla scellerata abitudine senza pensare alle conseguenze. Che sono tante.
 

Gli effetti collaterali dell’alcool. La dipendenza, innanzitutto, perché un bicchiere tira l’altro fino a non poterne più fare a meno. Tanto da fare ammalare poi seriamente l’intero organismo, sottoposto all’elevato rischio di malattie fisiche come la cirrosiepatica, la pancreatite e alcuni tipi di tumore, ma anche di stati psichici quali ansia e depressione e alterazioni comportamentali: violenza, incidenti, infortuni sul lavoro, assunzione di abitudini sessuali a rischio ed anche intossicazioni acute che sono fra i più frequenti danni indiretti da abuso di bevande dall’alto tasso di ebbrezza.


Ma a risentire maggiormente dell’assunzione esagerata di alcool e superalcolici è il cervello. Infatti, quando ciò avviene, uno dei meccanismi che quest’organo mette in atto è l’attivazione massiccia delle cellule della glia, che rappresentano un vero e proprio sistema di difesa. Eppure anche questo non è così positivo, perché si produce a poco a poco un’infiammazione generalizzata che, se non viene spenta, porta alla perdita progressiva di tessuto cerebrale. Questo significa che a breve termine si assiste, a livello cerebrale, all’alterazione dell’equilibrio e della capacità di orientamento che inficiano il comportamento, fino ad arrivare, con il protrarsi dell’abitudine alcolica sopra le righe, alla morte cellulare. Un quadro critico, e in crescente peggioramento negli ultimi anni, che ha indotto la scienza a trovare un composto in grado di raggiungere il cervello e neutralizzare l’effetto dannoso dell’alcol. L’ethane-ß-Sultam sembrerebbe rispondere a questo obiettivo.
 

Lo studio. Le prime dimostrazioni scientifiche dell’efficacia della molecola sono state testate, al momento, solo sui topi in laboratorio. Ma i primi risultati ottenuti sembrano promettenti e incoraggianti. Infatti in animali che mimavano le condizioni del binge drinking, la somministrazione dell’ethane-ß-Sultam ha indotto l’attivazione attenuata delle cellule della glia – e quindi anche del grado di infiammazione e danno cerebrale – rispetto ai topi non trattati.


(...omissis...)


copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://www.bergamopost.it/occhi-aperti/postumi-sbornia-affini-arriva-molecola-anti-alcool/


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)