News di Alcologia

Pubblicato sulla rivista Journal of Chromatography B, un metodo analitico per l'identificazione e la quantificazione del

cannabinoide sintetico CP 47,497 in campioni di urine umane. I cannabinoidi sintetici sono, come specifica il nome, molecole

sintetizzate in laboratorio. Possono avere strutture molto diverse dai cannabinoidi classici, quali il THC (principio attivo

presente nella cannabis) ma possono produrre effetti analoghi se non superiori, in quanto agiscono sugli stessi siti nel

cervello di chi li assume. Si distinguono in diversi gruppi a secondo della struttura di base e nello specifico, il CP 47,497

appartiene al gruppo dei cicloesilfenoli. Come per numerosi altri cannabinoidi sintetici che stanno dilagando sul mercato

internazionale delle droghe ricreazionali, anche questa molecola è stata riscontrata come aggiunta in mix di erbe vendute

come profumatori di ambiente, ma promozionate come miscele da fumare. Sono molecole poco studiate dal punto di vista

farmacologico, e soprattutto non sono disponibili dati tossicologici nell'uomo e raramente su specie animali, fattori che

evidenziano i rischi che ne possono conseguire dalla loro assunzione. Dunque, anche per il CP 47,497 sono disponibili poche

informazioni di letteratura e Geraldine Dowling e Liam Regan del laboratorio statale di Kildare in Irlanda, si sono proposti

di studiare la molecola ed individuare un metodo analitico che ne permettesse la rapida e facile identificazione nelle urine

umane. L'analisi di campioni biologici di assuntori di sostanze stupefacenti non comuni, infatti, è limitata dalla

indisponibilità di standard di riferimento, così come di metodi analitici adeguati e validati. Il metodo descrive un

protocollo alternativo per l'analisi di nuovi prodotti provenienti da tipologie di sostanze come quella dei cannabinoidi

sintetici. La pubblicazione rappresenta il primo studio che riporta un metodo quantitativo di conferma per la determinazione

del CP 47,497 nelle urine umane. Diluendo venti volte i campioni di urina per la successiva iniezione diretta nello

spettrometro di massa tandem a triplo quadrupolo, la metodologia che prevede solo cinque minuti di corsa di analisi, si è

mostrata valida per la determinazione del CP 47,497. Il metodo si è dunque rivelato veloce, semplice e affidabile.