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Journal of Clinical Nursing: bulimia, ne soffrono soprattutto i maschi tra i 10 e i 15 anni

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Bulimia, indagine shock: ne soffrono soprattutto i maschi tra i 10 e i 15 anni

I bambini di fascia d'età compresa compresa tra i 10 e i 15 anni risultano essere i più sensibili al problema dell'obesità tanto da diventare

bulimici e prendere lassativi per perdere peso.
Dati sconcertanti sono stati resi noti sul Journal of Clinical Nursing, esaminando il comportamento di più di 16mila alunni delle scuole

pubbliche a Taiwan.
I ricercatori hanno messo in evidenza che i disturbi alimentari e i problemi psicologici che stanno alla base della bulimia, possono

riguardare, lunghe carenze di sonno, l'assenza della prima colazione, spuntini fuori orario, un'alimentazione ricca di grassi e zuccheri e

troppo tempo trascorso davanti al pc o alla televisione.
Secondo i risultati ottenuti dal Ministero della Pubblica Istruzione di Taiwan, il 16% dei ragazzi soffre di disturbi della sfera alimentare

e di bulimia.
Il fenomeno, invece è meno presente nelle ragazze (10%). La pratica del "vomito autoindotto", come lo descrivono gli esperti, ha toccato per

il 18%, bambini sottopeso e a scendere, quelli in sovrappeso (14%).
Inoltre, in un precedente studio americano, condotto dall'US Centers of Disease Control and Prevention, il 4% degli studenti è bulimico e

prende lassativi. I casi di bambini e adolescenti con disordini alimentari, nell'ultimo decennio si sono raddoppiati, in base a un'indagine

condotta in Australia nel 2008.
Tra i fattori che possono scatenare tali problemi troviamo un'alimentazione scorretta a base di cibi fritti (21%), di dolci (19%), di

spuntini fuori orario anche di notte (18%) e con l'abitudine a trascorrere almeno 2 ore al giorno davanti al computer o alla televisione.
È venuto fuori che i bambini di 10 anni hanno dimostrato un'elevata consapevolezza dei rischi del sovrappeso, tentando di controllarlo con il

vomito. Gli studiosi, per far fronte al problema, suggeriscono la necessità di attuare programmi sanitari e campagne di comunicazione per

diffondere la pericolosità della bulimia, incoraggiando i più piccoli ad affrontare eventuali problemi di peso in modo sano e responsabile.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)