Journal of Clinical of Oncology: consumo di alcol e correlazione con lo sviluppo dei tumori
Scoperta correlazione tumore-alcol: il rischio è alto, ecco i quantitativi
Il consumo di alcol è senz'altro uno dei vizi più diffusi nel mondo, specialmente in quello occidentale. Questa tendenza però colpisce anche i giovanissimi, spesso anche minorenni, che ne abusano mettendo a rischio la loro salute. Il consumo di bevande alcoliche può anche essere tollerato, seppur non privo di rischi, purché si rimanga entro certi limiti.
La correlazione con lo sviluppo di tumori
I rotocalchi sono pieni di notizie di cronaca che vedono coinvolti giovani e giovanissimi in incidenti stradali, spesso fatali, dovuti all'abuso di alcol e droghe. Sfortunatamente questa è una piaga di difficile rimedio in quanto non esiste una vera e propria azione, da parte delle autorità, al contrasto di questo fenomeno.
Spesso ci si limita soltanto a controllare sporadicamente il tasso alcolico fuori dalle discoteche o grazie a dei blocchi stradali, ma a livello sociale niente o poco viene fatto. Recentemente, grazie alla pubblicazione di due importanti studi sull'argomento, è stata ufficializzata la correlazione tra consumo di alcol e proliferazione tumorale.
Gianni Testino, primario di Alcologia all'ospedale di Genova, lancia un appello a tutti i ragazzi ma specialmente ai genitori: "Dobbiamo difendere la salute dei nostri ragazzi, non devono bere alcolici, non è un caso che la legge lo proibisca ai minori", per poi aggiunge "meno alcol si assume e meno probabilità ci sono di contrarre il cancro, questo è il messaggio che deve passare. Visto che quando si è ragazzi non lo si comprende bene spetta ai genitori impartirlo".
Il consumo e l'abuso di alcol ovviamente non colpisce soltanto i giovani, ci sono milioni di italiani adulti che giornalmente ne assumo, probabilmente anche senza accorgersene, tassi elevati. Dunque le raccomandazioni del primario arrivano anche per loro: "Gli uomini adulti non devono assumere più di 4 bevande alcoliche la settimana, che siano birre o vino. Per le donne la quantità va dimezzata".
(...omissis...)
copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.cufrad.it)