Journal of Consulting and Clinical Psychology: consumo di alcol e droga, possibile causa di suicidi negli adolescenti
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Consumo di alcol e droga, possibile causa di suicidi negli adolescenti
E' stato osservato da studi recenti che i comportamenti tendenti al suicidio negli adolescenti sono spesso associati a disturbi causati dal
consumo di alcol e sostanze stupefacenti.Questo studio, condotto da un gruppo di ricercatori della Brown University, ha testato il protocollo
per il trattamento cognitivo-comportamentale integrato (I-CBT) rivolto a giovani adolescenti con disturbi causati dall'abuso di alcol e altre
droghe (AOD) rapportandolo ai livelli di suicidio registrati.Per tale ricerca sono stati presi in esame 40 giovani con una età media di
circa 15 anni (68% di sesso femminile, 89% di razza bianca). Reclutati presso ospedali psichiatrici, i pazienti sono stati assegnati
casualmente ad un intervento cognitivo-comportamentale in grado di verificare i disturbi che possono portare al suicidio. Sottoposti ad una
serie di misure primarie tra cui "Affective Disorders and Schizophrenia for School-Age Children", "Suicide Ideation Questionnaire", "Columbia
Impaiment Scale" ecc., il trattamento è stato verificato a 3, 6, 12 e 18 mesi dalla data di inizio.Dall'analisi dei risultati è emerso che
l'intervento I-CBT era associato ad un numero significativamente inferiore di giorni in cui il paziente ha fatto uso di grandi quantità di
alcol e marijuana rispetto ad un protocollo di trattamento standard ("Enhanced Treatment as Usual" E-TAU) ma non in relazione al numero di
giorni in cui il paziente ha fatto meno uso di alcol.Il trattamento I-CBT rispetto a quello E-TAU ha evidenziato inoltre, complessivamente,
un minor numero di tentati suicidi, di ospedalizzazioni per cause psichiatriche, di visite in emergenza in strutture ospedaliere e
arresti.Ciò ha evidenziato una significativa riduzione delle idee suicide.I ricercatori hanno così osservato che il trattamento I-CBT per
adolescenti è risultato efficace sia rispetto all'uso di sostanze che rispetto ai comportamenti tendenti al suicidio, riducendo così anche il
numero di ricoveri presso centri di cura
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)