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Journal of Eating Disorders: perfezionismo e disturbi alimentari

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Disturbi alimentari nelle donne. La causa è il perfezionismo
 
Dietro ai disturbi del comportamento alimentare pare ci sia la mania di perfezionismo che, spesso, non ha riscontri con la realtà

Due aspetti del perfezionismo pare siano coinvolti nello sviluppo di un’errata immagine del proprio corpo e i disturbi alimentari nelle donne. L’immagine distorta della realtà rispetto alle proprie aspettative può far indulgere in comportamenti a rischio
Il perfezionismo, in alcuni casi, può essere la conseguenza di un’errata concezione della realtà, di come le cose dovrebbero essere, secondo il proprio modo di vedere le cose.
Ma non è detto che certe convinzioni siano tutta farina del proprio sacco. Più spesso, infatti, sono modi di pensare o fare acquisiti e che, tuttavia, si riflettono in negativo sulla propria vita.
Tra i molti, uno studio condotto su oltre 1.000 donne ha posto l’accento su due aspetti delle manie di perfezionismo che coinvolgono l’insoddisfazione per il proprio corpo e i disturbi alimentari.
L’uno agisce sull’immagine del corpo ideale e quanto una persona possa fare per raggiungere questo anelato obiettivo; l’altro è strettamente legato agli errori e le opinioni altrui. Entrambi, tuttavia, sono coinvolti nell’aggravamento di comportamenti a rischio.
Lo studio che ha visto il coinvolgimento di un folto numero di donne di età compresa tra i 28 e i 40 anni è stato condotto dai ricercatori australiani della Flinders University, di Adelaide.
Le partecipanti, cui era stato misurato loro il BMI (l’Indice di Massa Corporea), andavano da un valore minimo di 14 a un massimo di 64.
In tutti i casi in cui i valori erano ai margini da quello che è considerato un BMI nella norma, le partecipanti mostravano una maggiore differenza tra quella che era l’attuale forma del proprio corpo e quella che invece era l’immagine ideale.
Nonostante l’esatto ruolo del perfezionismo nei confronti dell’immagine ideale del corpo non sia stato definito con chiarezza, ciò che la dottoressa Tracey Wade e la dottoressa Marika Tiggemann hanno appurato è che il perfezionismo è riconosciuto come un fattore importante nei disturbi alimentari. Le donne che desideravano un più basso BMI e una minore dimensione del corpo tendevano infatti a essere più preoccupate di commettere errori, più preoccupate per l’organizzazione e nutrire più dubbi su di sé che tutte le altre.
I risultati completi dello studio sono stati pubblicati sulla versione online della rivista Journal of Eating Disorders di BioMed Central, e suggeriscono pertanto come dietro allo sviluppo di disordini alimentari e comportamenti a rischio, o compulsivi, vi sia il perfezionismo, quale visione distorta di quello che dovrebbe essere l’immagine ideale del proprio corpo.
«Mentre per alcune il perfezionismo è normale e necessario, si può trasformare al tal punto che diventa un circolo inutile e vizioso– spiega la dottoressa Wade – Sapendo che il perfezionismo di qualsiasi tipo è un fattore di rischio per i disturbi alimentari, il suggerimento è affrontare le clienti con un atteggiamento del tipo “tutto o niente”, aiutandole a diventare meno coinvolte nel definire la loro autostima in termini di capacità di raggiungere standard elevati».

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)