Journal of Epidemiology: leucemia linfoblastica acuta e tabagismo, correlazioni
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LEUCEMIA: BIMBI A RISCHIO SE IL PADRE E' UN FUMATORE
Uno studio australiano ha rilevato che i bambini i cui padri fumavano al momento del concepimento hanno un rischio maggiorato almeno del 15 per cento di sviluppare la forma piu' comune di cancro infantile, la leucemia linfoblastica acuta (LLA). E sebbene lo studio, pubblicato sul
Journal of Epidemiology, individui anche altri fattori di rischio, esso arriva a conclusioni che sono sulla stessa linea di ricerche
precedenti. Anche se e' il piu' comune cancro infantile, questo tipo di leucemia e' ancora rara e colpisce 3/5 bambini ogni 100mila. I
ricercatori hanno esaminato le famiglie di quasi 300 bambini affetti da LLA, chiedendo le abitudine parentali riguardo al fumo; e hanno
confrontato i dati con quelli raccolti tra 800 bambini sani e di eta' simile. Dallo studio risulta che il comportamento della madre non
aumenta il fattore di rischio, al contrario di quello del padre; e i bambini i cui padri fumavano almeno 20 sigarette al giorno al momento
del concepimento hanno un rischio che aumenta del 44 per cento. "L'importanza dell'esposizione al tabacco e il rapporto con i tumori
infantili e' stato trascurato fino a poco tempo fa", ha commentato Patricia Buffler, docente presso l'University of California, Berkeley, che
non ha partecipato allo studio: poiche' il tabacco e' pieno di tossine, tra cui anche sostanze cancerogene, non e' improbabile che produca
danni nelle cellule che producono lo sperma. Secondo la Buffler, comunque lo studio non prova che il danno nel Dna dello sperma causi la
leucemia in eta' pediatrica, perche' la malattia e' probabilmente legata a una molteciplita' di fattori (tra cui le radiazioni ionizzanti, i
raggi X e l'esposizione della madre a pitture e pesticidi durante la gravidanza).
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)