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Journal of Forensic Science: dai cristalli della cocaina informazioni sugli adulteranti

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Dai cristalli della cocaina informazioni sugli adulteranti

La tossicologia forense ha fatto negli anni dei salti tecnologici importanti nella definizione di metodologie all'avanguardia per la

caratterizzazione di campioni di sostanze stupefacenti, tra cui l'utilizzo di tecniche cromatografiche e di spettrometria di massa. Tuttavia,

alcuni metodi considerati oramai datati, come l'analisi microcristallina, può ancora fornire degli interessanti spunti di sviluppo,

nonostante le criticità spesso sollevate dai laboratoristi. Hannah C. Nelson dell'Università dell'Alabama negli Stati uniti e collaboratori

hanno rivalutato tale metodologia con uno studio sull'analisi dei microcristalli di cocaina in presenza di adulteranti. L'obiettivo era

quello di esplorare i trends nella morfologia dei cristalli in presenza dei più comuni adulteranti presenti nella cocaina (caffeina e

lidocaina) e di sviluppare un metodo che potesse mettere in relazione questi cambiamenti strutturali sia con l'identità che con la

concentrazione dell'adulterante. I vantaggi del test sui microcristalli sono il basso costo del metodo, il piccolo volume di campione

richiesto e la necessità di disporre solo di un microscopio ottico come strumentazione di laboratorio. Prima di tutto i ricercatori hanno

analizzato i cristalli puri di ogni sostanza: la cocaina formava dei cristalli bianchi costituiti da lunghe bacchette incrociate; la caffeina

formava dei cristalli lunghi, sottili, appuntiti, bianchi o giallini; infine la lidocaina appariva con cristalli di forma squadrata.

Preparate delle miscele tra cocaina e adulterante a concentrazioni diverse e lasciando cristallizzare la polvere come sali di oro, i

ricercatori hanno analizzato le variazioni delle caratteristiche del cristallo in funzione della composizione della miscela di cocaina e

adulteranti. Per esempio, per la cocaina con 10% di caffeina si osservava un allungamento degli assi dei cristalli, mentre il 50% di

caffeina produceva la formazione di cristalli di forme varie che includevano la forma ad X, ad U e la formazione di cristalli sferici. L'

analisi della morfologia dei cristalli può dunque fornire indicazioni sulla composizione della cocaina. Tuttavia i campioni di cocaina da

strada risultano spesso contenere più di un unico adulterante, e il passaggio successivo, secondo gli autori, sarà quello di analizzare

miscele diverse al fine di caratterizzare cristalli di varie tipologie da usare come riferimento per l'identificazione di cristalli derivati

da campioni di cocaina a composizione non nota.