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Journal of Leukocyte Biology: la cocaina può aumentare la vulnerabilità all'HIV

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La cocaina può aumentare la vulnerabilità all’HIV

Il consumo di cocaina può aumentare la vulnerabilità di un individuo all’infezioni da HIV, secondo una recente ricerca di Vatakis e colleghi dell’UCLA AIDS Institute (California), pubblicata sul Journal of Leukocyte Biology.
Le cellule CD4, dette anche linfociti T, sono i globuli bianchi responsabili di orchestrare la risposta immunitaria alle infezioni; un sottogruppo di queste cellule immunitarie, chiamate cellule T CD4 quiescenti, costituisce la maggioranza delle cellule T circolanti nel sangue e sembrerebbe meno attaccabile dal virus dell’HIV. Gli autori hanno ipotizzato che gli stimolanti, come la cocaina, potessero perturbare lo stato di attivazione delle cellule quiescenti, aumentando la probabilità di infezione.


I ricercatori hanno raccolto il sangue di donatori umani sani ed hanno isolato le cellule T CD4 quiescenti, le hanno esposte prima alla cocaina, successivamente al virus dell’HIV. I campioni sono stati poi analizzati in tempi diversi per valutare l'impatto della cocaina sulla loro suscettibilità all’infezione nelle varie fasi del ciclo di vita dell’HIV. I ricercatori hanno quindi confrontato questa progressione con quella delle cellule non trattate con cocaina. I dati hanno mostrato che un’esposizione di 3 giorni alla cocaina aumenta l’infezione delle cellule quiescenti.


Gli scienziati hanno dunque scoperto che la cocaina altera questo sottogruppo di cellule T CD4 rendendole più vulnerabili al virus dell’HIV e, allo stesso tempo, consentendo un aumento della proliferazione del virus.
Secondo gli autori, i risultati di questo studio forniscono una maggior comprensione di quale sia l’impatto della droga sui meccanismi di difesa del nostro corpo contro le malattie, in particolare mettono in guardia rispetto all'impatto che il consumo di stimolanti può avere sugli individui HIV-positivi, sottolineando ulteriormente la necessità di migliorare la prevenzione del consumo di droghe e dell'HIV.
 

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(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)