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Journal of Nervous and Mental Disease: studio sugli effetti dell'LSD

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LSD, la droga che aiuta i malati terminali

l 1973 fu l’ultimo anno in cui fu permesso ad uno psicoterapeuta di trattare i propri pazienti con l’LSD. Già nel 1966 il governo americano aveva bandito la sostanza, che venne poi resa illegale anche negli altri paesi. In Germania ciò accadde nel 1971.

L’LSD in seguito è diventata è stata utilizzata pochissimo anche per la sperimentazione scientifica, ma lo psicoterapeuta svizzero Peter Gasser ha ricominciato a lavorare con la sostanza che ha somministrato a 12 pazienti malati terminali di cancro, cinque dei quali nel frattempo sono morti. L’LSD dovrebbe aiutarli a confrontarsi con le loro paure e ad affrontare con maggiore serenità la morte che si avvicina, riporta Zeit Online.

LO STUDIO

L’LSD è stato inizialmente svilppato per la ricerca medica dalla società farmaceutica Sandoz (ora parte di Novartis). La sua forma attuale è stata scoprta nel 1943 da Albert Hoffmann, in seguito la sostanza è diventata famosa grazie al movimento hippie.

La droga non altera la memoria, durante “il viaggio” il consumatore è consapevole di cosa gli sta accadendo. Per i ricercatore la sostanza è interessante perché simula gli effetti di una psicosi. Gasser ha somministrato l’LSD ai suoi pazienti e li ha accompagnati nell’esperienza, che mira a dare ai pazienti una maggiore conoscenza di loro stessi. Gasser lavora  dal 2007  allo studio che è stato pubblicato sul Journal of Nervous and Mental Disease all’inizio di questo mese. Il ricercatore non ha parlato per lungo tempo del suo lavoro in modo che non potesse venire compromesso dalle polemiche.



(...omissis...)


copia integrale del testo si può trovare al seguente link:

http://www.giornalettismo.com/archives/1434517/il-lato-buono-del-lsd-la-droga-aiuta-i-malati-terminali-di-cancro-a-soffrire-di-meno/


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)