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Journal of Neuroscience: amfetamine, il ruolo del recettore dopaminergico D3 nella dipendenza

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Amfetamine: il ruolo del recettore dopaminergico D3 nella dipendenza

La dopamina, il principale neurotrasmettitore coinvolto nel meccanismo della dipendenza, si lega ai recettori dopaminergici, suddivisi a loro

volta in vari sottotipi: D1, D2 e D3. Attraverso l'utilizzo di tecniche di neuroimaging applicate su utilizzatori di sostanze

psicostimolanti, è stato rilevato un basso livello di dopamina e di recettori dopaminergici D2, portando i ricercatori a considerare che un

aumento della stimolazione dopaminergica potesse funzionare nel trattamento della dipendenza da queste sostanze.Un recente studio

sperimentale, condotto presso il Research Imaging Centre del CAMH, il centro studi sulle dipendenze e la salute mentale canadese, - ha invece fatto luce sul potenziale ruolo dei recettori dopaminergici di tipo D3. I ricercatori hanno utilizzato una nuova molecola in grado di legarsi selettivamente ai questi recettori e di funzionare da marcatore per evidenziare la loro distribuzione e quantificazione. Con la tomografia ad emissione di positroni (PET), è stato messo sotto osservazione il cervello di 16 soggetti dipendenti da metamfetamina, tenuti in astinenza per i 14 giorni precedenti all'esame. Ai pazienti era stato inoltre chiesto di descrivere quanto desiderassero la sostanza, dopo averne ricevuta una bassa dose. Dall'elaborazione di tutti i dati è emerso che i recettori D3, a differenza dei D2, potrebbero essere sovraregolati nei consumatori di metamfetamina e una normalizzazione di tali recettori potrebbe essere la via per ridurre la vulnerabilità alle ricadute nell'uso di psicostimolanti in soggetti in terapia per cessarne il consumo. In futuro, la ricerca potrebbe inoltre concentrarsi sullo studio del ruolo del recettore D3 anche nel meccanismo della dipendenza da altre sostanze, come la cocaina, e in problematiche come quella del gioco d'azzardo.

 

 

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)