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Cocaina, nuovi metodi farmacologici per la prevenzione delle ricadute

La ricaduta all’uso di droga rappresenta una forte problematica per i pazienti che hanno intrapreso un percorso di disintossicazione. La ricerca scientifica ha fornito prove sostanziali sul ruolo giocato dall’attivazione del sistema mesolimbico dopaminergico innescato da stimoli legati alla droga. Mentre alcuni stimoli possono essere evitati consapevolmente (persone, luoghi, cose collegate al consumo di droga), ci sono stimoli che agiscono a livello subliminale e che possono costituire il preambolo ad una ricaduta.

Un team di psichiatri dell’Università della Pensilvania (Filadelfia), ha sperimentato una terapia farmacologica per la prevenzione delle ricadute su persone con dipendenza da cocaina. Nello specifico, i ricercatori hanno verificato la capacità del baclofene di inibire l’attivazione del sistema mesolimbico suscitata da stimoli subliminali legati alla cocaina.Il baclofene è un agonista del recettore GABA B che inibisce il rilascio di dopamina nel sistema mesolimbico, riducendo le risposte condizionate alla droga. I pazienti (N=23, 18-55 anni) erano tutti in astinenza da 10 giorni e gli è stato somministrato baclofene per sei giorni con un dosaggio crescente o placebo. Attraverso indagini di risonanza magnetica funzionale e un test di backward masking, sono stati esaminati gli effetti del farmaco sugli stimoli subliminali (neutri o legati alla droga).

I pazienti trattati con baclofene hanno mostrato una risposta significativamente ridotta agli stimoli subliminali della droga nei circuiti motivazionali e della ricompensa, rispetto al gruppo di controllo trattato con placebo.

Inoltre non è stata osservata nessuna differenza tra i due gruppi nelle risposte agli stimoli sessuali e di disturbo, indicando che gli effetti del baclofene sono specifici per gli stimoli droga correlati.
 
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(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)