Journal of Parkinson’s Disease: il ruolo dell'alcol nel Parkinson
Il rischio di sviluppare il Parkinson è lo stesso tra i bevitori e gli astemi? Gli scienziati che si chiedono in che modo le nostre scelte, come l’alcol, il fumo o la sedentarietà, possano influire sul rischio di sviluppare certe malattie indagano da tempo l’esistenza di un legame tra alcol e Parkinson.
Alcuni ricercatori australiani hanno cercato di fare il punto della situazione passando in rassegna tutti gli studi sull’argomento pubblicati da riviste scientifiche peer reviewed tra il 2000 e il 2014. La meta analisi è apparsa sulla rivista Journal of Parkinson’s Disease.
Dalla revisione della letteratura non sono emerse associazioni, positive o negative, tra consumo di alcol e rischio di Parkinson. Inoltre, i risultati relativi all’influenza dello stile di vita sul rischio di sviluppare il Parkinson ottenuti da studi diversi sono contrastanti. Ciò può essere dovuto, hanno spiegato gli autori, a numerose debolezze metodologiche riguardanti «la selezione o l’auto-selezione dei controlli, la difficoltà nello stabilire in modo retrospettivo il reale consumo di alcol, le differenze nella lunghezza dei follow-up e le definizioni inconsistenti di bevitori e non bevitori» ha spiegato la responsabile dello studio, la dottoressa Sandra Bettiol della Scuola di Medicina della University of Tasmania in Australia.
«Questi risultati evidenziano il bisogno di studi prospettici di dimensioni adeguate volti ad indagare la relazione tra alcol e Parkison». In altre parole, per comprendere davvero cosa comporta il consumo di alcol nell’eziologia della malattia di Parkinson andrebbe incoraggiato ogni miglioramento del potere statistico del campione.
(...omissis...)
copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)